Ne scrivo questa mattina in quanto noto spesso un’altalenare di partecipazione nella frequentazione del mio blog. Un’altalena di consensi che già da tempo non sapevo e non so spiegarmi. Quando mi capitava, anche in passato, mi dicevo che in certi giorni o in certi periodi dell’anno può succedere. Le persone, i soliti frequentatori, sono magari impegnate altrove oppure sono in vacanza durante certe ricorrenze. Poi però improvvisamente di nuovo, qualche giorno dopo, si verificava una soddisfacente partecipazione.
Lettori volubili??? Boh…boh…
Mezzi d’informazione ce ne sono tanti, troppi forse, ai nostri giorni. Un blog non è niente di straordinario, né ha pretesa di esserlo, specie se, come il mio, ricorre a riportare fonti esterne e solo alcune volte inserisce qualcosa di scritto da me.
Ho già spiegato in precedenza perché ho impostato il mio lavoro così. La ragione è semplice. Io non sono un’inviata speciale (mi piacerebbe tanto) ma oggi anche gli stessi giornali, quotidiani e periodici, e pure le televisioni ne hanno pochissimi per ragioni economiche. Ricorrere alle notizie di agenzia e a qualche articolo presente nel web, sempre citandone correttamente le fonti, mi pare una cosa sensata se desidero informare su avvenimenti lontani da me. Parlare ed esprimere giudizi su accadimenti che non vivi di persona, pur essendoti documentata, mi pare intanto una lettura di seconda mano e sopratutto una certa presunzione come a volersi spacciare per opinionista non possedendone la formazione. Io le mie opinioni ce le ho, sia ben chiaro, e mi piace condividerle con chi mi legge o mi ascolta, ma esse si possono ben desumere dalle scelte e degli argomenti e delle fonti che inserisco nel blog. Questo in definitiva è il lavoro che io faccio.
Mi metto alla tastiera e, computer acceso, ogni mattina, faccio le mie scelte e seleziono quello che in un eventuale giornale mi piacerebbe poter leggere. In fondo “JAMBO AFRICA” è il mio giornale prima di tutto. Considerate poi che nell’informazione generalista, come sapete, certi argomenti spesso sono omessi. E io quegli argomenti invece desidero assolutamente proporli. Perché? Perché mi sono formata con la collaborazione a una nota rivista missionaria,ho scritto per la rivista della mia Diocesi, ho fatto l’animatrice missionaria e ho lavorato in una Ong.
Ora mi chiedo : è utile il lavoro che faccio in JAMBO AFRICA ? E, soprattutto, a chi è utile ?
Io ritengo che qualunque cosa si faccia non è mai tempo sprecato. In questo caso può verificarsi che, anche un lettore occasionale e distratto su certi temi, possa casualmente trovare una informazione che lo interessa e che lo fa riflettere. E questo è bene.
Ma soprattutto, da ex-insegnante, ho sempre pensato che JAMBO AFRICA potesse essere utile ai ragazzi, ai giovani che frequentano la scuola e che studiano storia e geografia. Per loro potrebbe essere uno stimolo a saperne di più, magari solo partendo da una modestissima notizia. JAMBO AFRICA potrebbe renderli curiosi specie ultimamente da quando abbiamo inserito anche argomenti riguardanti l’America Latina,il Brasile in particolare,e l’Asia con la terribile dittatura militare che si è instaurata in Myanmar.
Ecco il motivo per cui con pazienza certosina, ogni mattina, mi metto al computer e lo faccio con lo stesso entusiasmo con cui ho cominciato il primo giorno nel lontano ottobre 2007.
MAS O JAMBO AFRICA É ÚTIL? E PARA QUEM É ÚTIL?
Escrevo sobre isso esta manhã, pois freqüentemente noto uma flutuação de participação no comparecimento ao meu blog. Uma oscilação de consenso que eu não conhecia e não posso explicar há algum tempo. Quando isso aconteceu comigo, mesmo no passado, disse a mim mesmo que em certos dias ou em certas épocas do ano pode acontecer. As pessoas, os frequentadores habituais, talvez estejam ocupadas em outro lugar ou estejam de férias durante certos aniversários. Mas, de repente, novamente, alguns dias depois, houve uma participação satisfatória.
Leitores inconstantes ??? Boh ... boh ...
Existem muitos meios de informação, talvez muitos, em nossos dias. Um blog não é nada extraordinário, nem afirma ser, especialmente se, como o meu, usa fontes externas e só às vezes insere algo escrito por mim.
Já expliquei acima porque configurei meu trabalho dessa forma. A razão é simples. Não sou um correspondente especial (adoraria), mas hoje até mesmo os mesmos jornais, jornais e revistas e até televisões têm muito poucos deles por razões econômicas. Recorrer a notícias de agências e alguns artigos na web, sempre citando as fontes corretamente, parece-me uma coisa sensata se quero informar sobre acontecimentos distantes de mim. Falar e julgar acontecimentos que não vivencia pessoalmente, apesar de documentado, parece-me entretanto uma leitura de segunda mão e sobretudo uma certa presunção de querer passar-se por colunista sem ter a formação. Tenho minhas opiniões, veja bem, e gosto de compartilhá-las com quem me lê ou me escuta, mas elas podem ser bem deduzidas das escolhas e dos tópicos e fontes que posto no blog. Em última análise, este é o trabalho que faço.
Eu me coloco no teclado e, no computador ligado, todas as manhãs, faço minhas escolhas e seleciono o que gostaria de ler em qualquer jornal. Afinal, "JAMBO AFRICA" é o meu jornal antes de mais nada. Então, considere que nas informações gerais, como você sabe, certos tópicos costumam ser omitidos. E eu, por outro lado, quero absolutamente propor esses argumentos. Por quê? Como fui treinado em colaboração com uma conhecida revista missionária, escrevi para a revista da minha diocese, fui animador missionário e trabalhei em uma ONG.
Agora me pergunto: o trabalho que faço em JAMBO AFRICA é útil? E acima de tudo, para quem é útil?
Eu acredito que tudo o que você faz nunca é perda de tempo. Nesse caso, pode acontecer que até mesmo um leitor ocasional e distraído em certos tópicos encontre informações que o interessem e o façam refletir. E isso é bom.
Mas acima de tudo, como ex-professora, sempre pensei que JAMBO AFRICA poderia ser útil para crianças, jovens que frequentam a escola e estudam história e geografia. Para eles pode ser um estímulo para aprender mais, talvez apenas a partir de uma notícia muito modesta. JAMBO AFRICA pode deixá-los curiosos, especialmente ultimamente porque também incluímos tópicos relativos à América Latina, Brasil em particular e Ásia com a terrível ditadura militar que se estabeleceu em Mianmar.
É por isso que com muita paciência, todas as manhãs, chego ao computador e faço-o com o mesmo entusiasmo com que comecei o primeiro dia em Outubro de 2007.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
per me, è un servizio utilissimo!! grazie!
Scritto da: anna bono | 10/06/21 a 09:47
Ti ringrazio di vero cuore e mi fa piacere il tuo incoraggiamento a fare meglio e di più.
Marianna
Scritto da: MariannaMicheluzzi | 10/06/21 a 11:49
Grazie per l'incoraggiamento.
Marianna
Scritto da: Marianna Micheluzzi | 10/06/21 a 11:51
Io son uno di quei lettori periodici. Questo blog è uno delle mie fonti sulle notizie di quella parte del mondo che viene tralasciata e a cui ci tengo per diversi motivi.
Scritto da: EnricoB | 15/09/21 a 11:47
Grazie, Enrico B.
Mi fa piacere sapere che mi segui e che le notizie ti interessano.
Grazie ancora.
Marianna
Scritto da: marianna micheluzzi | 15/09/21 a 17:04
Certo... in questo mondo dove tutto è sempre più etero, lasciare tracce tangibili di scrittura e narrazione penso sia cosa giusta e buona.
avanti
Elisa Kidane
Scritto da: Lazio | 26/12/21 a 23:47
Grazie, Elisa Kidané, per l'incoraggiamento.Un abbraccio affettuoso e cari auguri per TUTTO.
Marianna Micheluzzi
Scritto da: Marianna Micheluzzi | 27/12/21 a 12:33
Buongiorno
sono Augusto Vinciguerra, medico anestesista di 66 anni , in pensione, che da oltre 3 lustri frequenta paesi del Centro Africa: Etiopia, Sus Sudan, Uganda, negli ultimi sette anni BURUNDI.
Cercando notizie sul riciclo dei materiali in Burundi mi sono imbattuto sul yuo Blog.
Mi piacerebbe avere un colloqui telefonico con Te.
Scritto da: Augusto Vinciguerra | 06/06/22 a 06:16