Il movimento M5-RFP ha proposto Choguel Kokalla Maiga come nuovo primo ministro di transizione del Mali. È un uomo esperto che ha ricoperto importanti cariche in passato. Esponente del Movimento Patriottico per il Rinnovamento, è stato ministro dell’Industria e del Commercio nel governi guidati dai premier Ahmed Mohamed ag Hamani (dal 2002 al 2004) e Ousmane Issoufi Maiga (dal 2004 al 2007). Ha poi ricoperto la carica di ministro dell’Economia, dell’informazione e della comunicazione nell’esecutivo di Modibo Keita (dal 2015 al 2016). Si è anche candidato alle elezioni presidenziali del 2013, ottenendo il 2,3% dei voti e a quelle del 2018 dove ha ricevuto il 2,2%. Si è poi avvicinato al M5-RFP, movimento di partiti e organizzazioni che nel 2020, con manifestazioni di massa, ha portato alla caduta del presidente Ibrahim Boubacar Keita.
A lui, secondo quanto confermano voci maliane raccolte da Africa, spetterà il compito di formare un governo inclusivo che dovrà guidare il Paese in una delicata fase di transizione verso una gestione civile.
La sua nomina, secondo le nostre fonti, è stata voluta da Assimi Goita, il colonnello delle forze armate che ha guidato, nei giorni scorsi, il secondo golpe militare. È stato Goita a chiedere al M5-RFP di indicare un proprio esponente per guidare il governo.
Intanto Assimi Goita è stato ufficialmente nominato capo di Stato e responsabile della transizione dalla Corte costituzionale di Bamako. La sentenza stabilisce che il vicepresidente Goita, “eserciterà le funzioni, gli attributi e le prerogative del presidente della transizione per condurre il processo di transizione alla sua conclusione”, e che porterà “il titolo di presidente della transizione, capo di Stato”. La Corte costituzionale è arrivata al provvedimento dopo aver preso atto della “vacanza della presidenza” a seguito delle dimissioni di colui che fino ad allora era stato il presidente della transizione, Bah N’Daw.
“Abbiamo agito nel supremo interesse della nazione – ha detto Goita -. Abbiamo dovuto scegliere tra la stabilità del Mali e il caos. Abbiamo scelto la stabilità. Oggi ci sono troppi problemi in Mali, motivo per cui abbiamo bisogno di una coalizione, dobbiamo unire le mani per salvaguardare l’interesse supremo della nazione. Non abbiamo altra scelta”.
Secondo le nostre fonti, il golpe di Goita è sostenuto dalla maggior parte dei maliani che apprezza l’iniziativa dei militari. Lo stesso Goita domani dovrebbe partecipare al vertice della Cedeao (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale) nel corso della quale si parlerà della crisi maliana. (Fonte AFRICA RIVISTA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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