Il governo dell'Etiopia ha condannato la decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni a funzionari etiopi ed eritrei per le atrocità commesse nella regione del Tigrè, decisione che rischia di "compromettere seriamente" le relazioni bilaterali di lunga data tra Addis Abeba e Washington. In un comunicato diffuso oggi, il ministero torna a denunciare "pressioni indebite" sul governo di Addis Abeba in un momento in cui il governo etiope si è impegnato "positivamente e costruttivamente" con l'amministrazione statunitense su questioni di interesse comune, come avvenuto di recente con la visita in Etiopia del nuovo inviato speciale statunitense per il Corno d'Africa, Jeffrey Feltman, che ha incontrato e tenuto ampie consultazioni con alti funzionari governativi, tra cui il primo ministro Abiy Ahmed. "(La decisione) lancia anche un segnale sbagliato in un momento in cui l'Etiopia si prepara a tenere le elezioni nazionali, che si prevede inaugureranno un nuovo corso nel Paese e apriranno la strada da un dialogo inclusivo. Di conseguenza, in questo importante momento, il governo etiope si aspettava sostegno e comprensione e non misure del genere sconsigliate per oscurare le elezioni", si legge nella dichiarazione. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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