E’ pari a 27.788 il numero di sfollati interni, richiedenti asilo, rifugiati, migranti interni e internazionali e vittime della tratta di esseri umani che nel 2019, su territorio africano, sono stati assistiti da missioni cattoliche o realtà collegate alla Chiesa. Le attività hanno coinvolto 525 tra lavoratori e volontari, impegnati in progetti di formazione, assistenza sanitaria e legale. Sono i numeri presentati nel report “Migrant Ministry in Africa” realizzato dalla sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero vaticano per la Promozione dello sviluppo umano Integrale in collaborazione con l'Istituto Scalabrini per la Mobilità Umana in Africa (SIHMA).
Il lavoro di ricerca scatta una fotografia puntuale del fenomeno delle migrazioni nel continente africano, dove, nel 2018, il numero stimato di migranti internazionali si è attestato a circa 245 milioni, la maggior parte dei quali concentrati in Africa orientale. Nel documento, si identificano lo sfollamento coatto e la tratta per lavoro forzato come le principali minacce alla sicurezza umana: “Si stima che l'Africa ospiti oltre il 30% della popolazione mondiale di rifugiati. Si stima inoltre che 6,25 milioni di individui siano ridotti in schiavitù nell'Africa subsahariana, un numero che comprende il 13,6% della popolazione mondiale ridotta in schiavitù”, si sottolinea nel report. Il documento, inoltre, individua la Libia come principale paese di destinazione per le vittime della tratta gestita da organizzazioni criminali, che trafficano soprattutto migranti dell'Africa subsahariana in transito verso l'Europa.
A queste emergenze, la Chiesa nei diversi stati africani cerca di rispondere con azioni concrete che mirano all’integrazione e allo sviluppo di competenze. Nello specifico, sono stati realizzati: 31 corsi di formazione linguistica rivolti a 1.409 migranti, rifugiati e vittime di tratta; 32 corsi di formazione professionale rivolti a 1.579 migranti e 771 richiedenti asilo e rifugiati; 5 iniziative di sostegno scolastico per 304 minori; 70 borse di studio per 48 minori e 266 stranieri. Più di 3000 migranti hanno potuto beneficiare di iniziative sanitarie nell’ambito della chirurgia, della medicina generale e di quella specialistica, mentre circa 1.800 migranti hanno beneficiato di iniziative di assistenza legale.
(Fonte Agenzia Fides)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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