Gli Stati Uniti hanno chiesto alle autorità del Mali "un calendario definitivo che confermi le date del processo elettorale". Durante il suo intervento in videoconferenza al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sessione dedicata alla situazione in Mali, l'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha sostenuto che "la massima priorità deve essere l'organizzazione e lo svolgimento di elezioni libere ed eque entro la fine del periodo di transizione". "Dobbiamo garantire che elezioni libere ed eque si svolgano in tempo", ha insistito Thomas-Greenfield, sottolineando che le attività dovranno essere "amministrate da autorità elettorali competenti e imparziali al fine di pubblicare un calendario definitivo che confermi le date del processo elettorale". Le elezioni sono in linea di principio previste per l'inizio del 2022, dopo un periodo di transizione di 18 mesi avviato dopo il colpo di stato militare dell'agosto 2020, che ha portato alla deposizione dell'ex presidente Ibrahim Boubacar Keita. In una recente lettera inviata al Consiglio di Sicurezza e citata dai media locali, il Segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres ha delineato una roadmap per il Mali con obiettivi da raggiungere in termini di riforme politiche, costituzionali e di sicurezza. Guterres si è inoltre espresso chiaramente contro qualsiasi riduzione o ritiro delle forze delle Nazioni Unite, come previsto dagli Stati Uniti sotto la precedente amministrazione di Donald Trump. ( Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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