Lo scorso 23 gennaio è scaduto il termine incluso nell’accordo di cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite per la partenza dei mercenari stranieri portati in Libia soprattutto da Turchia e Russia. Secondo molto osservatori, incluse le Nazioni Unite, i gruppi armati sono ancora sul terreno. L’emittente televisiva “Cnn” ha recentemente pubblicato le immagini satellitari di una trincea in costruzione in Libia da parte dell’Lna, con il sostegno dei mercenari compagnia russa Wagner, che si estende per decine di chilometri a sud dalle zone costiere intorno a Sirte verso la roccaforte di al Jufra, controllata dalle forze di Haftar e dalla compagnia Wagner. La trincea, corredata da fortificazioni, sembra progettata per impedire o fermare un attacco di terra alle aree controllate dall'Lna a est di Sirte, alcune delle zone dove si sono concentrati il maggior numero di scontri dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011. Le immagini mostrano un accumulo di difese attorno alla base aerea di Jufra e anche all'aeroporto di Brak più a sud, dove sono state installate e fortificate postazioni radar. Il ministro della Difesa del Gna, Salaheddin al Namroush, ha dichiarato alla “Cnn”: "Penso che chi scava una trincea e tali fortificazioni non se ne andrà tanto presto”.
Secondo un rapporto di Africom dello scorso settembre 2020, i mercenari presenti in Libia su entrambi i fronti sono almeno 10.000. Di questi i combattenti della famigerata compagnia russa Wagner sarebbero almeno 2.000 e avrebbero in gestione, secondo il funzionario dell’intelligence Usa, attrezzature di alto livello come sistemi di difesa anti-aerea Pantsir e caccia di quarta generazione Mig 29. Anche Ankara, sempre secondo le fonti dell’intelligence Usa ,ha rafforzato la sua presenza in Libia, con la costruzione di strutture per l’addestramento militare, il trasporto di attrezzature e il dispiegamento di batterie missilistiche per la difesa aera Hawk e radar 3D Kalakan prodotte dalla turca Aselsan. Le immagini satellitari del porto di Al Khoms mostrano piccole modifiche che suggeriscono che potrebbe essere preparato per una presenza navale turca di lungo termine, anche se finora il ministero della Difesa del governo di Tripoli ha negato questa ipotesi. (Fonte Agenzia Nova)
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