
La stampa araba e tunisina parla apertamente di un tentativo di avvelenare Saied, ma le circostanze ancora non sono chiare. L’agenzia di stampa ufficiale tunisina “Tap” ha riferito che i servizi della presidenza della Repubblica tunisina hanno ricevuto una corrispondenza sospetta. “La lettera non conteneva alcun documento, ma una polvere sospetta”, ha detto una fonte presidenziale. La lettera non è stata aperta dal capo dello Stato, ma da un agente dei servizi di sicurezza della presidenza. Il presidente “sta bene”, ha aggiunto la fonte. “Sono in corso analisi per determinare la natura della sostanza rinvenuta nel plico”, ha proseguito, sottolineando che è stata aperta un’inchiesta per identificare il mittente. Il presidente Saied, intanto, ha ricevuto due telefonate: una dall’omologo algerino, Abdelmadjid Tebboune, e l’altra dal premier Mechichi. Entrambi gli interlocutori hanno voluto accertarsi sullo stato di salute del capo dello Stato tunisino dopo il presunto tentativo di assassinio. "Prendere di mira il capo dello Stato significa prendere di mira la Tunisia e il suo popolo, poiché è il simbolo dell'unità nazionale", ha dichiarato Mechichi.
La vicenda rischia di alimentare il conflitto in corso tra l'inquilino del Palazzo di Cartagine (Saied) da una parte, il premier Mechichi e il presidente del parlamento Rached Ghannouchi dall’altra. Il capo dello Stato ha contestato pubblicamente il rimpasto, ritenuto non conforme alla Costituzione, e ha minacciato di non presentarsi alla cerimonia di giuramento di quattro ministri. Si tratta in particolare di Youssef Zouaghi, magistrato, ex direttore della Dogana, proposto per il dicastero della Giustizia; Sofiane Ben Tounes, dirigente con 25 anni di esperienza presso Total, Schlumberger, Ge e Oscar Infrastructure, membro del partito Qalb Tounes, indicato per il ministero dell’Energia e delle miniere; l’imprenditore Youssef Fennira, proposto per guidare il dicastero della Formazione professionale; Hédi Khairi, preside della Facoltà di Medicina di Sousse e professore di ginecologia e ostetricia, indicato per il ministero della Salute, cruciale nella lotta contro la pandemia di Covid-19. L’organizzazione non governativa “I Watch” ha accusato queste quattro personalità di sospetta corruzione e conflitto d’interesse. Vale la pena ricordare che in base alle accuse della stessa organizzazione "I Watch", il magnate dei media tunisino e leader del partito Qalb Tounes, Nabil Karaoui, è stato sottoposto a custodia cautelare il 24 dicembre scorso.
Secondo Rafaa Ben Achour, professore emerito di diritto presso la Facoltà di scienze giuridiche, politiche e sociali di Tunisi, è impensabile vietare il giuramento ai ministri risultanti da un rimpasto di governo. Se il presidente della Repubblica si rifiutasse di accogliere i ministri che hanno ottenuto la fiducia del parlamento, si configurerebbe “una flagrante violazione della Costituzione", ha detto l’esperto al quotidiano “L’Economiste Maghrebin”. Questa interpretazione è condivisa da un altro esperto di diritto costituzionale, ma con alcune sfumature. Infatti, per Salsabil Klibi il presidente della Repubblica non può impedire ai ministri di prestare giuramento, perché i suoi poteri sono molto limitati a questo livello. D'altra parte, “Saied può assicurarsi di ritardare indefinitamente la cerimonia di giuramento. Nulla nella Costituzione indica che ci siano scadenze da rispettare”. In contrasto con questa tesi, la professoressa di diritto costituzionale Amine Mahfoudh sostiene che è nelle prerogative del presidente della Repubblica rifiutare la nomina dei ministri proposti dal capo del governo nell'ambito del rimpasto di gabinetto. E questo rifiutandosi di riceverli a Cartagine per il giuramento, anche se il governo ha conquistato la fiducia dell'Arp. "Nessun ministro può iniziare ad esercitare le sue funzioni senza aver prima prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica", afferma categorica la Mahfoudh. È chiaro che in assenza della Corte Costituzionale, unico organo supremo abilitato all'esame della legge, la strada è aperta a diverse interpretazioni. Nel frattempo, sulla questione continua ad esserci assoluta incertezza. (Fonte Agenzia Nova)
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