Fonte :BRASIL DE FATO-BR
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Janice Ferreira da Silva, conosciuta come Preta Ferreira, è una donna che difende i diritti umani che promuove l'accesso all'alloggio e lotta contro il razzismo e le disuguaglianze sociali. È un membro attivo dei movimenti organizzati per il diritto alla casa nella città di San Paolo, come il Movimento Sem Teto do Centro (Movimento senza terra del Centro, MSTC) e Frente de Luta por Moradia (Lotta per l'alloggio, FLM), di di cui sua madre è una leader. Preta è stata la conduttrice di Boletim Lula Livre (Bollettino gratuito di Lula), che riporta le attività del movimento per la liberazione dell'ex presidente Luis Inacio Lula da Silva.
Il 24 giugno 2019, Preta Ferreira e i suoi familiari sono stati sorpresi al mattino da due uomini, una donna e un mandato di perquisizione e sequestro. Non sarebbe la prima o l'ultima volta che Preta si troverebbe a dover fare i conti con gli abusi dello Stato, e in questo caso, nelle prime pagine del suo diario, l'artista mostra già la fiducia che la disgrazia sarebbe durata, al massimo, qualche giorno. Tuttavia, contrariamente alle sue aspettative iniziali, Preta Ferreira è stata ingiustamente incarcerata fino al 10 ottobre 2019.
Nella mia carne: diario di un carcere, i lunghi giorni di prigione, i processi che ha attraversato, le fasi del sistema carcerario, le procedure legali, le emozioni che ha vissuto e ciò che ha sentito da altre donne con cui ha condiviso questa volta sono riportati. Con sbalzi d'umore - come paura, rabbia e ispirazione - Preta scrive e mescola la sua routine e i suoi pensieri con poesie e musica. Il tono dell'opera rimanda anche a un grido di giustizia.
Il libro presenta una presentazione sulla vita della cantante e sorprese inaspettate - come quando è stata visitata dall'attivista Angela Davis a casa sua - oltre a riflessioni post-prigione nel mezzo di una pandemia. Rispondendo al processo in libertà e obbligati a seguire diverse regole, come il tempo per uscire e tornare a casa e gli appuntamenti nel foro di giustizia, c'è ancora un percorso arduo per la conclusione del processo: "Sono libera-dice- ma sono ancora in prigione". (m.m.)
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