Altri ventinove uomini sono stati feriti durante un'operazione congiunta di truppe del Mali e del Niger nella regione di confine di Gao.Secondo l'esercito maliano, 17 "terroristi" sono stati uccisi e 100 sospetti sono detenuti a Tiloa, in Niger.L'attacco arriva poche settimane dopo la morte di 54 soldati, uccisi in un altro attacco, uno dei più letali dell'ultimo decennio che ha colpito il FAMA (la forza armata del Mali).I dettagli dell'attacco di lunedì non sono chiari e le autorità non hanno identificato il gruppo a cui appartenevano gli aggressori.Sul suo account Twitter, l'esercito maliano ha pubblicato immagini di diverse motociclette bruciate, 70 delle quali sono state distrutte durante l'attacco armato.Il Mali è stato vittima di violenza dal 2012 quando gli islamisti militanti hanno sfruttato una rivolta separatista tuareg conquistando diverse città chiave del paese.Con l'aiuto della Francia, le forze maliane hanno ripreso in parte il controllo del territorio occupato dai jihadisti. (Fonte BBC)
e ancora...bilancio dell'antiterrorismo in Mali in novembre
A prendere parte alle operazioni sono stati più di 1400 militari del G5 Sahel, nello specifico di Mali, Burkina Faso e Niger, sostenuti dalla forza Barkhane francese. Tutte le truppe erano concentrate in territorio maliano nella zona comunemente conosciuta come il “Gourma”, cioè in una parte della regione di Gao.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, sono stati uccisi o catturati 25 terroristi in due settimane, sequestrate diverse dozzine di moto e distrutto uno dei mezzi di trasporto dei jihadisti. Sono inoltre stati ritirati 100 telefoni che potrebbero essere una vera e propria ricchezza di informazioni. È stato anche trovato un laboratorio per la realizzazione di ordigni esplosivi improvvisati.
Barkhane, che ha sostenuto gli interventi, è la più grande operazione esterna in cui l’esercito francese è impegnato, ormai da cinque anni. Circa 4500 militari francesi sono dispiegati in cinque Paesi: Mali, Mauritania, Burkina Faso, Niger e Ciad, con un bilancio annuale di 700 milioni di euro. (Fonte Africa Rivista)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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