Youssef Chahed (foto), capo del governo uscente e candidato alle elezioni presidenziali del prossimo 15 settembre, ha escluso l’esistenza di un accordo con il partito islamico moderato Ennahda. Parlando al programma “Saken Carthage” dell’emittente televisiva “Atessia Tv”, il politico 43enne ha smentito l’esistenza di un patto con il movimento politico islamico. Il leader del partito Tahya Tounes, entità politica nata da una costola del partito laico Nidaa Tounes, ha dribblato le domande sul presunto servizio segreto parallelo di Ennhada accusato di aver eliminato Chokri Belaid e Mohamed Brahmi, i due leader della sinistra tunisina assassinati, rispettivamente, nel febbraio e nel luglio del 2013. “Dobbiamo forse porre la domanda a Abdelkrim Zbidi, che era ministro della Difesa nel governo della troika", ha detto Chahed, il riferimento al suo ex ministro della Difesa e rivale nella corsa per la poltrona nel Palazzo di Cartagine. Con il termine troika in Tunisia si intende il periodo dopo l’elezione dell’Assemblea costituente nel 2011, quando il paese governato da Ennahda, Ettakol e dal Congresso della repubblica rischiò di sprofondare nel caos e nella guerra civile. Sempre in riferimento a Zbidi, l'ex premier ha definito "irrealistica" la proposta del candidato del partito Nidaa Tounes per riformare la Costituzione in modo da garantire maggiori poteri al capo dello Stato. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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