nella foto il premier Giuseppe Conte e l'omologo tunisino Youssef Chahed
Interconnessione elettrica, trasferimento dei fondi libretti postali, infrastrutture scolastiche, conversione debito, formazione diplomatica, decentralizzazione comuni: sono questi gli accordi firmati oggi a Tunisi nell’ambito del primo vertice intergovernativo fra Italia e Tunisia. Come anticipato ieri da “Agenzia Nova”, il ministro dello Sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali, nonché vicepresidente del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio, e il ministro tunisino dell’Industria e delle Piccole e medie imprese, Slim Feriani, hanno firmato un accordo di sostegno all’infrastrutture elettrica per rafforzare gli scambi di energia tra Europa e Nord Africa, il progetto “ElMed”. Da molto tempo si parla di un “ponte elettrico Sicilia-Tunisia" che dovrebbe essere realizzato da Terna. L’idea è che nel breve periodo la Tunisia importi energia dall’Italia per far fronte all’aumento crescente dei consumi interni. Nel lungo periodo, invece, la Tunisia dovrebbe poter esportare energia verso l’Italia. Con ElMed, in sostanza, l’Italia gioca il ruolo di porta d’accesso da e verso il mercato energetico europeo per la Tunisia. "Stiamo firmando un accordo molto importante sull’interconnessione elettrica tra Tunisia e Italia e ci sarà anche un cavo sulla banda larga”, ha detto al riguardo il vicepremier Di Maio in un punto stampa con i giornalisti. “Qui le nostre aziende potranno fare investimenti sulle energie rinnovabili e potranno fornire energia all’Italia”, ha precisato. Inoltre, “potremmo decidere di fare investimenti congiunti nelle rinnovabili”.
Un altro accordo, firmato oggi dal direttore risparmio postale di Cassa depositi e prestiti, Luca Spagnoli, e dal direttore generale de La Caisse des Dépôts et Consignations, Boutheina Ben Yaghlane, riguarda il progetto “Risparmio senza frontiere” per il trasferimento di fondi da libretti postali italiani a libretti postali dei paesi africani. Il progetto - attivo in Tunisia già da oggi - verrà in futuro esteso anche in altri paesi del continente africano, quali ad esempio il Marocco. Gli altri accordi sono relativi a un programma sulle infrastrutture per le scuole tunisine; alla conversazione del debito tunisino di 25 milioni di euro maturato nei confronti dell’Italia; alla cooperazione in materia di formazione diplomatica; all’appoggio e al sostegno italiano alla decentralizzazione di 31 comuni della Tunisia. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il capo del governo tunisino, Youssef Chahed, da parte loro, hanno firmato una dichiarazione comune al termine della cerimonia. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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