(Proteste a Managua-foto tratta dal web)
sopra : Roberto Malvezzi (Gogò)
Il bilancio delle vittime in Nicaragua - più di 400 persone - riguarda un governo il cui leader è stato un libertario e ha combattuto contro le dittature. Il Centro per la difesa dei diritti umani di Petropolis ha appena pubblicato una nota firmata da Leonardo Boff, che denuncia fortemente il governo di Ortega.
Si scopre che il sacrificio umano non è esclusivo dei governi che dicono che sono stati di sinistra.
È presente anche a destra.
Non è una questione di ideologia, ma di conservazione del potere, soprattutto quando si tratta di determinare specifici interessi geopolitici.
Il governo del Nicaragua è stato a lungo denunciato per corruzione, alleanze improprie, mancanza di rispetto per i diritti umani. Ma è bene ricordare che la situazione peggiorò quando decise di allearsi con i cinesi per creare un nuovo canale che collegasse l'Atlantico al Pacifico, più moderno, per gestire la navigazione di questi ultimi tempi e gettarsi così alle spalle il sovraffollato Canale di Panama, simbolo dell’onnipresenza dell’imperialismo degli Stati Uniti.
Questo canale, l’ultimo, sul territorio che attraversa ha un impatto socio-ambientale terribile, richiede costantemente molta acqua per mantenere il pescaggio di grandi navi da carico, colpisce le famiglie che risiedono lungo la rotta del canale, principalmente i contadini. Da qui, per di più,come era prevedibile, la reazione degli Stati Uniti per non perdere il controllo di questa rotta commerciale, è stata immediata.
Il mondo della geopolitica è implacabile nella sua crudeltà. La guerra siriana non è altro che un campo di battaglia tra gli Stati Uniti e l'Europa contro la Russia e il controllo della rotta petrolifera proveniente dal Medio Oriente, che sfrutta il mosaico etnico e conflittuale del popolo siriano. Compreso tutto l'interesse per la costruzione di un gasdotto dal Qatar,che attraverserebbe il territorio siriano, al fine di ridurre la dipendenza degli europei dal gas che arriva dalla Russia. Sono già stati messi in conto più di 500.000 siriani morti per controllare la rotta.
Nella geopolitica non c'è umanità e non c'è rispetto per il popolo. Il potere non ha mai un volto umano. Come ammoniva il generale statunitense Eisenhower, il "complesso militare-industriale" controllerà le nazioni. Le persone nel mondo sono miliardi e possono essere seppellite a milioni perché non sono necessarie, mentre la voracità dei proprietari del mondo non ha limiti.
Ciò che non può essere compreso è che qualcuno, storicamente un tempo legato alle cause libertarie, un giorno decida di operare repressione con spietatezza, arrivando anche a provocare anche la morte della propria stessa gente.
Le persone cambiano, i governi cambiano, spesso però, cambiano in peggio.
Testo di Roberto Malvezzi (Gogò)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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