(foto tratta dal web)
Si è concluso con un bilancio di almeno sei morti l’assalto condotto ieri pomeriggio da un gruppo di miliziani armati non ancora identificati nel quartier generale della forza regionale del G5 Sahel nella città di Sevaré, nel Mali centrale. Lo riferisce il sito d’informazione locale “KayesKunafoni”, secondo cui la situazione sarebbe tornata sotto controllo, mentre si segnalano anche diversi feriti. La forza del G5 Sahel, lanciata ufficialmente nel luglio 2017, ha già condotto in collaborazione con la missione a guida francese Barkhane alcune operazioni alla frontiera tra Mali, Niger e Burkina Faso. La forza regionale si comporrà di 5 mila uomini di qui alla metà del 2018. Lo scorso 23 febbraio i donatori internazionali hanno raccolto un totale di 414 milioni di euro per finanziare la missione, cui partecipano i paesi del G5 Sahel (Burkina Faso, Mali, Mauritania, Niger, Ciad). Di questi 176 milioni provengono dall’Ue e dagli stati membri. Tuttavia, secondo i paesi che partecipano alla missione, i fondi stanziati saranno sufficienti solo per il primo anno di attività.
La notizia dell’attacco giunge dopo che ieri il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rinnovato all'unanimità per un anno la Missione di pace in Mali, Minusma. Lo si apprende da un comunicato dell’Onu, secondo cui i partecipanti alla riunione hanno chiesto alle parti di conseguire rapidi progressi nel processo di pace. “La missione non rimarrà per sempre in Mali e la risoluzione parla chiaro sul fatto che non possiamo più accettare ritardi nel processo di pace”, ha avvertito il viceambasciatore degli Stati Uniti presso l'Onu, Jonathan Cohen. “Questo rinnovo non è come i precedenti. Esso è accompagnato da un messaggio forte sulla necessità di raggiungere sostanziali progressi nel processo di pace”, ha affermato dal canto suo l'ambasciatore francese all'Onu, Francois Delattre. La risoluzione mantiene invariato il numero degli effettivi della missione ma chiede ulteriori equipaggiamenti e prevede la possibilità di stabilire una strategia di uscita a lungo termine. La missione Minusma è stata decisa con la risoluzione 2100 del 25 aprile 2013 dal Consiglio di sicurezza per sostenere il processo politico di transizione e aiutare la stabilizzazione del Mali. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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