La casa automobilistica italo-statunitense Fiat Chrysler Automobiles (Fca) è stata ufficialmente esclusa dal mercato dell’Algeria per l'assemblaggio delle vetture a uso privato. Il primo ministro algerino Ahmed Ouyahia ha infatti annunciato che i soli cinque marchi autorizzati a operare sul mercato del paese nordafricano sono Renault, Hyundai, Volkswagen, Peugeot e Nissan. Nonostante i negoziati con il governo algerino, Fca è stata a sorpresa esclusa insieme ad altre note case automobilistiche come Toyota, Kia e Ford. Tutte queste aziende avevano avviato contatti per avviare una produzione locale. Tuttavia, il governo ha deciso di limitare la produzione soltanto a cinque compagnie straniere. La stampa locale sottolinea che molte auto scompariranno dal panorama algerino dopo questa decisione, a cominciare dai marchi cinesi, indiani, statunitensi e iraniani.
Via libera, invece, alla società italiana Iveco che ha ricevuto la luce verde del governo per assembleare veicoli in Algeria. Insieme a Ival (concessionario dei marchi Iveco, Fiat Professional e New Holland Construction) è stata selezionata anche una partnership di aziende (Sap Brothers Salhi, Llc Tirsam, Spa Saven, Eurl GM Trad, Mazouz e Namroud) per produrre mezzi pesanti, ad uso commerciale ed agricolo. Lo scorso 22 novembre, il gruppo algerino Ival aveva annunciato di aver ufficialmente lanciato la produzione di veicoli Iveco Daily nello stabilimento di Ouled Haddadj, nel dipartimento di Boumerdes, (circa 40 chilometri a est di Algeri). La fabbrica si trova su una superficie di 3 mila metri quadrati, suddivisi equamente tra un laboratorio di montaggio e un'area scoperta dove vengono stoccati i pezzi prodotti. "Questa unità pilota (in attesa dell'impianto di assemblaggio a Bouira) è dedicata alla produzione dei veicoli Daily-Iveco, il cui peso è compreso tra le 3,5 e le 7 tonnellate”, si legge in una dichiarazione del gruppo. L'impianto avrà una capacità produttiva massima di tre veicoli al giorno (pari a 650-700 veicoli l’anno). Lo stabilimento consentirà la creazione di circa un centinaio di posti di lavoro, compreso il personale amministrativo. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Commenti