Si è attestato al 54 per cento il tasso di affluenza alle elezioni legislative tenute ieri in Senegal. Lo rende noto l’emittente televisiva “Rts”, secondo cui il dato è superiore rispetto a quello registrato nel 2012. A Touba, nel centro del paese, “147 seggi sono stati saccheggiati” da presunti sostenitori dell’opposizione, secondo quanto riferisce un comunicato della polizia, che ha interpellato tre candidati della lista dell’ex presidente d’Abdoulaye Wade (foto in alto). I primi risultati verranno annunciati nella giornata di oggi. Lo scrutinio ha visto un record di liste presentate, ben 47 rispetto alle 24 del 2012, un’abbondanza dovuta in particolare all’incapacità dei partiti di opposizione di unire in un’unica lista i loro principali leader, cosa che ha di fatto ridotto al minimo le possibilità di “imporre una coabitazione al presidente Macky Sall”, come proclamato dai leader dell’opposizione vigilia della presentazione delle liste.
Le divisioni hanno riguardato in particolare il Partito democratico senegalese (Pds), guidato dall’ex presidente Abdoulaye Wade, e i sostenitori del sindaco di Dakar, Khalifa Sall, frondisti del Partito socialista senegalese (Ps). Le parti avevano annunciato l’unione in un’unica coalizione, denominata Manko Taxawu, salvo implodere a poca distanza dal termine per la presentazione delle liste a causa dell’impossibilità di decidere a chi affidare la guida della coalizione. Si presenterà compatta, invece, la coalizione della maggioranza presidenziale Benno Bokk Yakaar (Bby), il cui obiettivo è di confermarsi alla guida del paese in vista delle elezioni presidenziali del 2019, che vedranno con ogni probabilità l’attuale presidente Macky Sall tra i candidati. Della coalizione, istituita nel 2012, fanno parte l’Alleanza per la repubblica (Apr), il partito del capo dello stato, Alleanza per la Repubblica, il Partito socialista di Ousmane Tanor Dieng o ancora l’Alleanza delle forze del progresso (Afd) dell’attuale presidente dell’assemblea nazionale, Moustapha Niasse. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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