L'Italia fornirà alla Tunisia un sostegno pari a 360 milioni di euro nei prossimi cinque anni, di cui 100 milioni di aiuti e il resto in crediti. Lo ha detto oggi ad "Agenzia Nova" il sottosegretario agli Affari esteri Benedetto Della Vedova, di ritorno dalla cerimonia d'inaugurazione della Conferenza internazionale per gli investimenti "Tunisia 2020" in corso nella capitale del paese nordafricano. L'evento è stato aperto dal presidente tunisino Beji Caid Essebsi, il quale ha sottolineato l'importanza di questa conferenza per rilanciare l'economia del paese, mettendo in evidenza le riforme intraprese dal governo per incoraggiare gli investimenti locali e stranieri. "Il suo intervento - ha spiegato Della Vedova - è stato molto positivo perché ha sottolineato il legame tra il sostegno alla rinascita democratica della Tunisia, che rappresenta un esempio positivo nella regione, e la necessità di accompagnare questa rinascita con un sostegno economico, non tanto con gli aiuti quanto piuttosto con gli investimenti".
L'Italia, ha detto il sottosegretario, ha ribadito il proprio impegno a favore della Tunisia con un supporto di 360 milioni di euro nei prossimi 5 anni. "In queste risorse c'è anche il riconoscimento dell'importanza del ruolo della Tunisia sul tema dell'immigrazione, dei trafficanti di esseri umani e del controllo delle coste", ha aggiunto il sottosegretario. "Il nostro obiettivo è quello di contribuire non solo in termini di aiuti allo sviluppo, ma anche quello di creare, insieme al governo tunisino, le migliori condizioni affinché ci sia un incremento e un ritorno degli investimenti privati in Tunisia", ha detto Della Vedova. L'età media di circa 30 anni, secondo il sottosegretario, richiede un forte impegno in termini di occupazione giovanile. Questo tema, peraltro, si lega a sua volta all'immigrazione clandestina: "E' evidente che bisogna creare le condizioni di sviluppo, anche attraverso la presenza delle nostra aziende, per disincentivare le partenze verso l'Europa", ha dichiarato ancora Della Vedova. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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