Jambo Africa

Roma/Il ministro degli Esteri Gentiloni ha ricevuto alla Farnesina Martin Kobler

 

 

l ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni ha ricevuto oggi alla Farnesina il rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la Libia, Martin Kobler(foto in alto). Lo riferisce una nota della Farnesina. L’incontro ha consentito uno scambio di valutazioni sul quadro interno libico e sul percorso di consolidamento istituzionale, a poca distanza dalla recenti riunioni del dialogo politico intra-libico di Tunisi e del dialogo intra-libico sulla sicurezza, sul cui esito il ministro Gentiloni ha espresso apprezzamento a Kobler. Una valutazione positiva da entrambe le parti è stata formulata anche sul permanente sostegno internazionale ottenuto in questi ultimi mesi dal governo di accordo nazionale.

L’incontro ha inoltre costituito l’occasione per ribadire il supporto dell’Italia all’azione delle Nazioni Unite a favore del processo di consolidamento istituzionale libico. “Nel rinnovare l’appoggio del governo italiano al governo di accordo nazionale guidato dal primo ministro (Fayez al) Serraj, in particolare ai suoi sforzi per favorire l’inclusività del processo di stabilizzazione del paese, l’auspicio è che vengano compiuti rapidamente passi in avanti concreti per assicurare il ripristino dei servizi pubblici e migliorare le condizioni di sicurezza della Libia, cominciando da Tripoli con la concreta istituzione della Guardia presidenziale”, ha sottolineato il ministro Gentiloni. (Fonte Agenzia Nova)

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Un ex-parlamentare tra gli attentatori di ieri a Mogadiscio (Somalia)

 

 

C’è un ex parlamentare somalo, Salah Badbado, tra gli attentatori suicidi che ieri hanno provocato la morte di 13 persone nei pressi del principale aeroporto della capitale Mogadiscio.

È quanto riferisce l’emittente britannica “Bbc” citando il gruppo jihadista al Shabaab, che ha rivendicato l’azione. Badbado, 53 anni, è stato deputato tra il 2004 e il 2010 prima di annunciare in conferenza stampa di voler abbandonare la politica per entrare nelle fila di al Shabaab, ramo somalo di al Qaeda.

Secondo il gruppo jihadista, l’obiettivo del doppio attacco di ieri era il quartier generale della missione dell’Unione africana in Somalia, Amisom. Tra le vittime dell’attentato ci sono le guardie poste a difesa di un checkpoint nei pressi della base.(Fonte Agenzia Nova)

 

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Importanza imprescindibile per i PVS dell'aiuto allo sviluppo/Oggi il ministro Gentiloni in tema di cooperazione alla Farnesina (Roma)

 

 

Viviamo in un contesto internazionale in cui c'è uno straordinario bisogno di rafforzare la tela delle relazioni diplomatiche, per questo lo sforzo dell'Italia per assegnare più risorse alla cooperazione allo sviluppo ha "un grande valore politico". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (foto in basso) inaugurando questa mattina alla Farnesina il convegno di presentazione del nuovo sistema italiano di cooperazione allo sviluppo. "Non si può reagire alle minacce soltanto con parole e azioni che si riferiscono direttamente alla sfera della sicurezza, di qui lo sforzo italiano per dare più risorse alla cooperazione e il punto su cui l'Italia ha cercato di insistere maggiormente in questi mesi è quello della necessità di investire sempre di più nella cooperazione, in particolare verso l'Africa e in tutti i paesi da cui provengono i flussi migratori", ha detto Gentiloni. (Fonte Agenzia Nova)

 

            

 

                        a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Parole in fila indiana e parole scomposte/Divertissement

 

 

 

PAROLE IN FILA INDIANA

 

Isola                    Dal pontile guardando l’Isola

Pontile

Auto                    L’auto è ferma. Si prende la barca

Barca

Mani                    Le mani scompigliano i capelli

Capelli

Vento.                  La donna è immobile nel vento

Donna

Bussola                La bussola occorre per raggiungere il faro

Faro

Chiesa                  Il campanile della chiesa chiama ai Vespri

Campanile

Casa                     La casa è avvolta dal silenzio

Silenzio

Tramonto          I gabbiani solcano il cielo nell’ora del tramonto

Gabbiani   

 

PAROLE SCOMPOSTE

 

Gabbiani                     I gabbiani sono appollaiati sul campanile

Campanile

Donna                          La donna si reca in fretta al pontile

Pontile

Chiesa                          In chiesa c’è un silenzio inquietante

Silenzio

Faro                             Il vento schiaffeggia il faro

Vento

Auto                             Ma l’auto è ferma dinanzi alla casa

Casa

Mani                             Le mani provano invano a riordinare i capelli

Capelli

Tramonto                     L’Isola è avvolta dai colori del tramonto

Isola

Barca                            La bussola è nei cordami sulla barca arenata

Bussola 

     

                                        Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Libia-Tunisia/Riaperto il valico di Ras Jedir dopo gli scontri armati ma resta la tensione

 

 

Resta alta la tensione al valico di frontiera di Ras Jedir, fondamentale passaggio fra la Tunisia sud-orientale e la Libia nord-occidentale, rimasto chiuso per 48 ore dopo scontri fra gruppi armati libici. I militari dell'esercito tunisino presidiano ora il confine e sono pronti a intervenire in caso di escalation.

Il traffico intanto sta lentamente tornando alla normalità. Tutto è iniziato domenica scorsa, 24 luglio, quando la Brigata Martire Jamal al Ghayb facente capo a Fajr Libia (coalizione di milizie che controllava Tripoli e Misurata prima dell'arrivo del governo di accordo nazionale) ha aperto il fuoco contro gli uomini di Amazigh Zouar, milizia berbera della vicina città nord-occidentale libica di Zuara che dal 2011 controlla il punto di confine con la Tunisia.

Lo scontro è durato circa due ore. Il sito web tunisino "Business News" segnala presunti feriti nella parte tunisina del confine: circostanza, quest'ultima, non confermata però dalle autorità.Fonte Agenzia Nova)

 

                    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Parole in fila indiana... /Officina

 

 

Isola
Pontile
Auto
Barca
Mani
Capelli
Vento
Donna
Bussola
Faro
Chiesa
Campanile
Casa
Silenzio
Tramonto
Gabbiani 

                      Marianna Micheluzzi

 

Sudafrica/Come previsto Jacob Zuma deve restituire allo Stato il denaro sottratto a fondi pubblici

 

 

Il presidente sudafricano Jacob Zuma dovrà restituire allo Stato una somma pari a 540 mila dollari per aver utilizzato fondi pubblici nella ristrutturazione della residenza privata di Nkandla, nel nord-est del paese.

E' quanto ha stabilito la Corte suprema di Pretoria sulla base delle indicazioni fornite dal ministero del Tesoro sudafricano. Quest'ultimo aveva effettuato una perizia per calcolare il risarcimento inviando esperti indipendenti a Nkandla, dove Zuma aveva fatto realizzare una piscina, un centro visitatori, un anfiteatro, un pollaio e un recinto per il bestiame. La vicenda aveva fatto scoppiare uno scandalo politico, nel quadro del quale la Corte costituzionale aveva censurato il comportamento del capo dello stato (che si era inizialmente rifiutato di risarcire lo stato) e l'opposizione aveva presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti (poi rigettata dalla maggioranza).

Adesso Zuma avrà 45 giorni di tempo per versare i 540 mila dollari nelle casse dello stato. Dal computo sono stati sottratti 23 mila dollari utilizzati per rafforzare le misure di sicurezza della residenza. (Fonte Agenzia Nova)

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Immigrazione/Raffaella Cosentino/Città Nuova editrice/Leggere per capire

 

 

 

Le rotte dei migranti, gli hotspot, il dibattito su Schengen. L'immigrazione nel Mediterraneo mette in ginocchio l'Europa.Il Mediterraneo è oggi la rotta migratoria più pericolosa al mondo, su cui si affacciano la Grecia e l'Italia, frontiere meridionali dell'Unione europea.

Nel 2015 oltre 3500 persone sono naufragate tentando di raggiungere la sponda della salvezza. Tra loro c'erano 700 bambini. C'è un vuoto nel nostro immaginario rispetto a ciò che li spinge a partire con ogni mezzo e ad affrontare tanti rischi.

Nonostante si sia tanto dibattuto sulla soglia etica da non oltrepassare nella rappresentazione mediatica del fenomeno migratorio in corso, il rischio è che lo choc e la commozione per le sofferenze e le vittime vengano presto rimossi e dimenticati. Il rischio è la "globalizzazione dell'indifferenza".

                          a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Sud Sudan /Sempre più grave ormai la crisi alimentare a causa della guerra civile

 

 

Si aggrava la crisi alimentare in Sud Sudan dopo il riaccendersi della guerra civile. Migliaia di persone sono in fuga e per chi rimane la priorità è il cibo. Da quando è ripresa la guerra civile due mila bambini e ragazzi della scuola St. Kizito, a Juba, 600 famiglie sostenute a distanza in Eastern Equatoria e 100 studenti della scuola tecnica di Bahrgel, nel Lakes, non hanno più la possibilità di mangiare regolarmente.

L’allarme arriva dall’Avsi, che ha appena lanciato una nuova campagna per acquistare cereali, farina, olio e acqua. La onlus ha dovuto sospendere per motivi di sicurezza le attività nelle basi di Juba e nell’Eastern Equatoria, ma è al lavoro per far fronte alla crisi alimentare e garantire ai bambini del sostegno a distanza e agli studenti nelle scuole la possibilità di sfamarsi.

Secondo il comunicato pervenuto a Fides, nello stato dei Lakes, dove la situazione è considerata meno pericolosa, l’obiettivo è tenere aperta la scuola almeno fino agli esami di fine quadrimestre. A Juba la scuola elementare St. Kizito, che ospita più di 2 mila bambini del quartiere di Munuki, uno dei più colpiti dalle violenze, è stata costretta a chiudere. (Fonte Agenzia Fides)

 

                         a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Somalia/Due bombe nella giornata di ieri all'aeroporto di Mogadiscio/Sette morti

 

 

Almeno sette persone sono morte dopo l’esplosione di due bombe nei pressi dell’entrata principale dell’aeroporto della capitale somala Mogadiscio. Lo riferisce l’emittente britannica “Bbc”, che cita fonti della polizia locale.

Nell’area sorge anche la base dei peacekeeper dell’Unione africana (Ua) nel paese. Secondo la stampa locale, almeno una delle esplosioni è il risultato di un attacco suicida.

L’attentatore si sarebbe fatto esplodere in un veicolo vicino a un posto di blocco, procovando la morte degli agenti di sicurezza.

Il gruppo islamista al Shabaab, legato ad al Qaeda, ha effettuato numerosi attacchi terroristici in Somalia, in particolare a Mogadiscio, con l’obiettivo di rovesciare il governo in carica appoggiato dalle Nazioni Unite. (Fonte Agenzia Nova)

 

               a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)