Jambo Africa

Convoglio dell'Onu assaltato da Boko Haram nel nord- est della Nigeria

 

 

Un convoglio umanitario dell'Onu è stato oggetto di un'imboscata dei jihadisti di Boko Haram nell'inquieto nordest della Nigeria: alcune persone sono state ferite, hanno riferito l'Unicef e l'esercito nigeriano. "Il convoglio viaggiava da Bama a Maiduguri nello stato di Borno, Nigeria, tornando dopo la consegna di aiuti disperatamente necessari" quando è stato attaccato, si legge in una nota dell'Unicef. "Ignoti assalitori hanno attaccato un convoglio umanitario con personale Unicef, Unfpa e Iom".

L'esercito niogeriano ha confermato l'incidente in un comunicato del portavoce, colonello Sani Usman. "Le forze di ritorno da Bama in missione di scorta sono state attaccate sulla strada di Maiduguri da sospetti terroristi di Boko Haram nascosti nel villaggio di Meleri, a qualche chilometro da Kawuri". Un dipendente dell'Unicef e un un appaltatori dell'Iom sono stati feriti nell'attacco e curati in un ospedale locale.(Fonte Afp)

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Miliziani morti e parecchi feriti a Sirte (Libia) ieri negli scontri con l'Isis

 

 

 

E' di almeno cinque morti e 23 feriti fra le fila dei miliziani il bilancio degli scontri avvenuti ieri a Sirte con l'Isis. Lo hanno reso noto le forze dell'operazione Al Bonyan Al-Marsous ('Solida struttura') per la liberazione della città libica. Le stesse fonti hanno precisato che le milizie si sono battute violentemente con i jihadisti, e di avere ottenuto successi su tutti gli assi - senza precisare quali - oltre ad avere preso il controllo totale del quartiere El Dollar. Non si conoscono le perdite dello Stato Islamico. Le milizie libiche fedeli al governo di unità nazionale di Sarraj sostenuto dall'Onu, hanno lanciato a inizio maggio l'operazione militare per riprendere Sirte, che è nelle mani dell'Isis dallo scorso anno. Il 9 giugno sono entrate in città, liberando diversi quartieri residenziali ed il giorno dopo hanno preso il porto. L'Isis, circondato a tenaglia, continua a resistere nelle aree centrali della città. (Fonte ANSA)

 

              a cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Tunisi/Sfiduciato il premier Habib Essid dal Parlamento

 

 

Il premier tunisino, Habib Essid, ha perso il voto di fiducia in Parlamento, in cui 118 deputati hanno votato contro.

Il risultato era atteso, dopo che molti deputati della coalizione di governo avevano confermato che non avrebbero rinnovato la fiducia a Essid, 67 anni. A giugno i leader dei quattro partiti della coalizione (Nidaa Tounes, Ennhadha, Union Patriotique Libre e Afek Tounes) avevano annunciato la loro intenzione di sfiduciare il premier. I negoziati per la nomina del nuovo premier dovrebbero iniziare lunedì e si prevede che si formerà un governo di unità nazionale.
   

Essid era sotto pressione da quando, il mese scorso, il presidente Beji Caid Essebsi aveva chiesto un governo di unità nazionale per accelerare le riforme e affrontare la crisi economica, la disoccupazione, e l'allarme sicurezza in Tunisia, Paese pesantemente colpito dal terrorismo islamico. (Fonte ANSA)

 

                          a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Prendi un sorriso/Mahatma Ghandi/Poesia degli Altri

 

 

 

Prendi un sorriso,
Regalalo a chi non l’ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole,
Fallo volare là dove regna la notte.

Scopri una sorgente,
fai bagnare chi vive nel fango.

Prendi una lacrima,
Posala sul volto di chi non ha pianto.

Prendi il coraggio,
Mettilo nell’animo di chi non sa lottare.

Scopri la vita,
Raccontala a chi non sa capirla.

Prendi la speranza
E vivi nella sua luce.

Prendi la bontà
E donala a chi non sa donare.

Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo.

                                                               Mahatma Gandhi

 

                       a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Parole e... parole all'incontrario( Ministoria di Amelie, la donna del faro)

 

 

Trasporto       Lei, Amelie, provava trasporto per Karl

Paura               Ma Karl, l'uomo suo, allo stesso tempo le metteva paura

Attesa              La donna era sempre in attesa di un gesto benevolo

Delusione       E la delusione, però, giungeva puntuale

Solitudine       Lei non sopportava la solitudine della casa grigia

Compagnia     Amava fin da bambina la compagnia degli altri

Giorno            Ora, invece, il giorno era interminabile

Notte              E la notte… ricca solo di incubi

Affettività      Non sapeva più cosa fosse affettività

Indifferenza   Mentre si stava abituando all’indifferenza

Amore             L’amore era un ricordo  di fantasticherie adolescenziali

Odio                L’odio per Karl montava di giorno in giorno

Mare               Il mare era divenuto un limite

Terra               La terra ferma  ormai lontanissima

 

                         Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Le forze militari del generale Haftar hanno ripreso il distretto di al Gwarha (Bengasi)

 

 

Le forze del generale libico Khalifa Haftar (foto in alto), fedele all’ala oltranzista della Camera dei rappresentanti di Tobruk, hanno ripreso ieri il controllo del distretto di al Gwarcha, a Bengasi, nell’est del paese.

Lo riporta l’emittente satellitare “al Arabiya”. La conquista del distretto arriva al termine di mesi di combattimenti con le milizie islamiste. Negli scontri di ieri sono rimasti uccisi almeno sei uomini di Haftar, quattro dei quali saltati in aria su una mina anti-uomo.

Nonostante i progressi degli ultimi mesi, le forze del cosiddetto Esercito nazionale libico devono tuttavia ancora assicurarsi il completo controllo della principale città dell’est della Libia, la stessa dalla quale cinque anni fa partì la rivoluzione contro il regime del colonnello Muammar Gheddafi.

Khalifa Haftar si è finora sempre rifiutato di riconoscere l’autorità del nuovo comando militare congiunto stabilito dal Governo di accordo nazionale (Gna) sostenuto dalle Nazioni Unite a Tripoli. (Fonte Agenzia Nova)

 

                     a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

In Senegal per il futuro dei giovani occorrono investimenti anche nell'agricoltura

 

 

Il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), Kanayo Nwanze, sarà in Senegal dal 31 luglio al 3 agosto, dove incontrerà il presidente Macky Sall.

Lo riferisce un comunicato dell’organizzazione internazionale, secondo cui i colloqui tra le parti si focalizzeranno in particolare sulla necessità di investire in agricoltura e sviluppo rurale per creare maggiori opportunità di lavoro.

“Dobbiamo dare alle persone delle buone ragioni per restare in aree rurali”, ha detto Nwanze in una dichiarazione rilasciata alla vigilia della visita.

“I giovani sono la più grande risorsa del Senegal. Dobbiamo incanalare i nostri investimenti nelle aree rurali, in modo da renderle centri economici in grado di offrire opportunità di lavoro attraenti”.

In Senegal l’agricoltura dà lavoro al 70 per cento della popolazione. Tuttavia parte del territorio è soggetto a siccità e dispone di scarse risorse naturali. Ad oggi, Ifad ha investito 216,4 milioni di dollari in 16 progetti in Senegal. (Fonte Agenzia Nova)

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Accordi di cooperazione tra Costa d'Avorio e Burkina Faso in particolare per arginare il terrorismo nella regione subsahariana

 

 

 

Dopo lo scoppio delle tensioni tra i due paesi nel 2015, l'ora della riconciliazione tra il Burkina Faso e la Costa d’Avorio sembra essere finalmente arrivata grazie alla prima visita ufficiale del presidente burkinabé, Roch Marc Christian Kaboré, a Yamoussoukro. Il viaggio di Kaboré è iniziato ieri con l’incontro con il suo omologo ivoriano, Alassane Ouattara, nell’ambito del quinto vertice sul Trattato di amicizia e cooperazione (Tac). Durante il summit i due paesi hanno siglato 13 accordi di cooperazione, firmati dai vari ministri e alti funzionari dei rispettivi governi e che riguardano vari settori, tra cui la sicurezza, l’attività industriale, i trasporti, la ricerca scientifica, il turismo, il settore accademico e della cultura. I due presidenti si sono inoltre impegnati a preservare il rapporto tra la Costa d'Avorio e il Burkina Faso e rafforzare le relazioni bilaterali. Il prossimo Tac è previsto nel luglio 2017 a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.

In apertura dei lavori del vertice, Kaboré ha affrontato il tema del terrorismo e si è detto convinto che la lotta contro questo fenomeno avrà successo solo se i paesi africani metteranno in comune le loro informazioni e i loro mezzi per contrastarlo. “Siamo convinti della necessità di mettere in comune le nostre informazioni e gli strumenti di lotta al terrorismo. Penso che un buon lavoro sia già stato svolto in questa direzione tra i ministri dell'Interno della sub-regione. Un lavoro che dobbiamo continuare a sostenere e incoraggiare", ha affermato alla stampa il presidente burkinabé. Kaboré ha inoltre fatto sapere che la questione della lotta al terrorismo è stata ben accolta dalla Costa d'Avorio e sarà poi estesa dal suo paese anche al Senegal e al Mali. "Entrambi i paesi si trovano ad affrontare problemi di sicurezza che mettono a rischio il corretto cammino dei loro popoli verso il progresso", ha osservato Kaboré, che ha citato come esempio gli attacchi terroristici del 15 gennaio e 13 marzo scorsi rispettivamente in Burkina Faso e Costa d'Avorio. (Fonte Agenzia Nova)

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

In Tunisia oggi voto di fiducia al governo di Habib Essid

 

 

Seduta plenaria oggi al parlamento monocamerale tunisino del Bardo per il voto di fiducia al governo di Habib Essid. Sarà dunque il giorno della verità per il premier tunisino che ha affermato di volersi presentare in aula mosso non dall'attaccamento al potere ma dall'interesse generale del Paese e dal rispetto della Costituzione. Al premier occorrono 109 voti su 217 per rimanere al potere. Seppur scontato l'esito della votazione, almeno stando a quanto preannunciato dai rappresentanti dei maggiori partiti che hanno detto di non voler accordare la fiducia ad Essid, c'è molta attesa nel Paese per il discorso del capo del governo.(Fonte ANSA)

 

               a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Scrittori celebri e preferenze gastronomiche

 

 

Ernest Hemingway amava smoderatamente le aragoste. E lo racconta nel suo “Festa mobile”. Carlo Emilio Gadda, invece, faceva un filo tremendo al risotto alla milanese. Gabriele d’Annunzio, stranamente, propendeva, quando gli era possibile, per una modestissima frittata.

Antoine de Saint Exupery si cibava molto volentieri di bistecche di carne in una trattoria dove, a suo dire, le cucinavano divinamente.

E sempre per le bistecche andava pazza anche Virginia Woolf. A James Joyce bastava semmai, di tanto in tanto,  solo una zuppa di cipolle per mandarlo in visibilio. Pur se poi ne risentiva la sua fragile dentatura.

Francis Scott Fitzgerald a tavola esigeva, com’era ed è prevedibile, raffinatezza. Il veneziano  Goldoni era per i polli ruspanti ben rosolati da mani esperte.

Jean Paul Sartre detestava la cucina giapponese dopo averne fatto esperienza in negativo.

Per Marinetti il massimo in cucina erano i tortellini in brodo e le fragole.

La fonduta era la prelibatezza preferita di Italo Calvino.Cesare Pavese era ghiottissimo di torrone ma preparato secondo una ricetta molto particolare con nocciole del Piemonte.

Georges Simenon era per i cibi freschi e detestava  assolutamente gli alimenti conservati.

Tutte queste curiosità le trovate in “Menù letterari”(edizioni F.Cesati) di Céline Girard, una giornalista francese, che ha preso gusto a spulciare pagine e pagine di note opere letterarie di alcuni celebri scrittori perché anche noi lettori ne conoscessimo i gusti in termini di “buona tavola”. 

 

                            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)