Il comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha avviato oggi uno studio speciale sul Burundi. Lo riferisce l'emittente francese “Rfi”. Per due giorni una commissione composta da dieci esperti indipendenti interrogherà una delegazione burundese, guidata dal ministro della Giustizia, in merito ai progressi registrati nell'inchiesta sui casi di tortura segnalati nel paese.
La decisione del comitato Onu segue la pubblicazione di un rapporto dell'organizzazione non governativa Human rights watch, in cui l’ala giovanile del partito al potere in Burundi è accusata di perpetrare stupri di gruppo dall’inizio delle proteste nel paese lo scorso anno. La maggior parte delle vittime, si legge nello studio, appartiene a famiglie legate all’opposizione.
Tra i casi denunciati c’è quello di una bambina di otto anni violentata da quattro giovani esponenti del gruppo lo scorso aprile. In altri casi, le vittime sono state legate e picchiate prima di essere stuprate davanti agli occhi dei propri familiari. Denunce di stupro sono arrivare anche da parte di rifugiati in fuga verso la Tanzania, i quali sostengono di avere subito violenze mentre tentavano di lasciare il paese.
Accuse di stupro sono state rivolte anche agli agenti di polizia e altri uomini in divisa. Il governo burundese, da parte sua, ha respinto le accuse. (Fonte Agenzia Nova)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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