Aveva detto di essere una delle 270 ragazze, rapite dagli uomini di Boko Haram in un liceo di Chibok nel 2014.
Ma così non è. La giovane kamikaze che, giorni fa, doveva farsi esplodere in una cittadina di confine tra la Nigeria e il Camerun non ha niente a che vedere con le liceali di Chibok,di cui non si è più avuto notizia.
L'ufficiale camerunense, che ha fermato la giovane, ha dichiarato di averla trovata, imbottita di esplosivo alla cintura e, in particolare, in uno stato confusionale in quanto di certo drogata.
Si tratta, infatti, di una comune modalità che i ribelli di Boko Haram, fondamentalisti islamici, utilizzano con tutte le ragazze che intendono trasformare in donne-kamikaze.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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