L'evento tragico è decisamente poco chiaro e bisognerà che le autorità governative burundesi diano quanto prima molteplici chiarimenti sulla morte (si pensa ad un assassinio) del diplomatico ruandese Jacques Bihozagara, che era detenuto in carcere, in Burundi, con l'accusa falsa di spionaggio per conto del suo Paese.
Jacques Bihozagara era stato ministro della Gioventù e ambasciatore ruandese in Belgio e in Francia.
L'uomo sembra essere stato assassinato poco prima d'essere trasferito dalle carceri all'ospedale cittadino in seguito ad un malore sopraggiunto mentre era in detenzione.
Il tragico, oltre alla morte di Bihozagara per i suoi parenti e familiari, un uomo certamente innocente, è la ripercussione che tale fattaccio può generare nei rapporti già tesi tra Rwanda e Burundi.
E' noto, infatti, che le autorità del Burundi non perdono occasione di lanciare assurde accuse nei confronti del presidente ruandese Paul Kagame.
Accuse che, respinte energicamente al mittente dal presidente Kagame, cadono da sole.
E il tutto allo scopo di provocare.
Il che significherebbe una giustificazione plateale alla carneficina di uomini in corso in Burundi in un clima di falsi e assurdi sospetti.
Nonché il tentativo di dare fuoco alle polveri e far scoppiare una vera e propria guerra nella Regione dei Grandi Laghi.
Quello che pare vada cercando, con la sua megalomania, Pierre Nkurunziza,il presidente del Burundi, che regge il Paese per la terza volta consecutiva incostituzionalmente e non intende assolutamente accettare alcun dialogo con le opposizioni politiche locali nonostante i ripetuti tentativi di mediazione ci siano stati e da più parti.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Jaques Bihozagara era in carcere con accusa infondata di spionaggio dal 4 dicembre 2015. Di lui non si avevano più avute notizie. Mi ha contattata sabato 26 marzo via mail e via whatsup chiedendo aiuto. Ha chiesto di contattare un suo amico a Bujumbura per sostenerlo con le spese degli avvocati. Nemmeno il tempo di metterci in moto per capire cosa potevamo fare...e ieri pomeriggio sapere che è stato ammazzato in prigione. Questa è la verità. Non era in Burundi come politico ma si trovava in quel paese dove aveva avviato una attività commerciale di vendita di carne. Conoscevo Jacques Bihozagara e quanto accaduto non può rimanere impunito.
Scritto da: tatiana | 31/03/16 a 11:55
Condivido il tuo dolore per la perdita di un amico e,sopratutto, di un uomo innocente ingiustamente detenuto e con false accuse.
Una situazione pirandelliana con un finale purtroppo tragico.
Dispiace immensamente anche a me, perché ci si sente impotenti dinanzi a simili atrocità.
Grazie per la tua testimonianza.
Marianna
Scritto da: marianna | 31/03/16 a 12:29