E' stato definito, e non erroneamente, dai "media" un uomo portatore di speranza.
Parlo del nuovo presidente della Repubblica Centrafricana, un Paese che di speranza e di pace di questi tempi ne ha proprio un grande bisogno.
Faustin-Archange Toudéra, ex ministro di Bozizé, nella giornata di ieri ha giurato fedeltà alla Costituzione del proprio Paese nello stadio di Bangui alla presenza di più di 20mila persone.
Quello che ha colpito i presenti è la promessa solenne fatta dal neo-presidente di non fare affatto distinguo di natura etnica nella gestione del potere.
E, conoscendo l'integrità morale dell'uomo, c'è da credergli.
Toudéra è stato eletto alla presidenza nel secondo turno delle presidenziali con il 62% dei voti.
Il Centrafrica, oltre alla povertà materiale della maggior parte della sua gente, deve sopratutto difendersi da contrapposizioni ideologico-religiose, che vedono seleka e anti-balaka, cristiani e musulmani, gli uni contro gli altri armati.
E armati in quanto strumentalizzati da chi conduce, nell'ombra, uno sporco gioco politico a proprio vantaggio.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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