Un lampo
inatteso
squarcia
le fitte
tenebre
d’intorno.
E palesa
l’equivoco.
Calma
è solo
apparente.
Dal nulla
appaiono
acrobatiche
incorporee
figurine
asessuate.
Mimano
una danza
ossessiva.
Le percussioni
danno
stordimento.
E una nube
d’incenso
e
d’altri aromi
avvolge
l’aria
sempre più
rarefatta.
Ti piacerebbe
dare un nome
a quelle erinni
ma la voce
s’arresta in gola.
Nel mentre
il labirinto
freddo e angusto
che a te
s’approssima
si fa sudario
che ti avvolge.
Non c’è
uscita
di sicurezza.
Marianna Micheluzzi
Il dipinto a corredo del testo è di Domenico Zangari
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