Le note tacciono all’istante.
I colori si fondono in un
impasto rosso vermiglio,
che ha il puzzo e il colore
del sangue e della morte.
Il bulino cade in terra…
la mano stanca non lo regge più.
Il pensiero si ripiega su se stesso.
Il poeta stipa i suoi versi
figli di utopica credenza
nella soffitta dei ricordi.
Le Muse sono lontane.
E là fuori non c’è che quella
che i più chiamano :
la guerra “a pezzi”.Tragico spot.
Allora,Madre di Tutti noi,
Consolata e Consolatrice,
prega il tuo Figlio diletto
ché il mondo ritrovi se stesso
la sua solidale fratellanza
e cancelli i disumani egoismi
e le false logiche di cui oggi
da folle insensato si ammanta.
Così sia.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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