« gennaio 2015 | Principale | marzo 2015 »
Sarà anche nel segno di Thomas Sankara l’edizione di quest’anno del Fespaco, il Festival del cinema panafricano di Ouagadougou. All’ex presidente del Burkina Faso, la cui memoria è viva ben al di là dei confini del suo paese, sarà infatti dedicato un premio speciale, da assegnare al miglior cortometraggio in concorso.
Ma non è solo per la presenza ideale del ‘capitano’ Sankara, come l’ex capo di Stato era chiamato per via del suo vecchio grado nell’esercito, che registi e attori provenienti da tutta l’Africa e dalle comunità della diaspora e star della musica come il senegalese Ismael Lo e la maliana Fatoumata Diawara vivranno quest’anno un’atmosfera diversa nel partecipare all’evento.
La ventiquattresima edizione, che comincia oggi, 28 febbraio, e si concluderà il 7 marzo (il premio Sankara sarà assegnato la sera prima), infatti, è la prima a cui non parteciperà un altro ex presidente, Blaise Compaoré, spinto alle dimissioni e alla fuga da proteste di piazza a fine ottobre.
Proprio per la coincidenza temporale dell’organizzazione del festival con i giorni frenetici della transizione politica, oltre che per la paura di possibili contagi dovuti al virus ebola, si era temuto che il Fespaco – come altre manifestazioni culturali – potesse essere cancellato.
Anche se con un cambio di direttore in corsa (Michel Ouedraogo, ex responsabile della stampa governativa, è stato sostituito da Ardiouma Souma) i preparativi della competizione sono stati completati e gli spettatori potranno assistere a 170 film, selezionati tra una rosa iniziale di oltre 700: un numero dovuto anche alla recente apertura alle opere realizzate in digitale.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 09:05 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Il popolare cantante ruandese Kizito Mihigo, noto per i suoi testi a favore della pace e della riconciliazione, è stato condannato a 10 anni di prigione per “cospirazione contro il governo” del presidente Paul Kagame, “formazione di un gruppo criminale” e “pianificazione di un omicidio”. Rigettata invece, per insufficienza di prove l’accusa di terrorismo.
Per l’artista, arrestato ad aprile, la procura aveva chiesto, a fine dicembre, l’ergastolo. Secondo il giudice, ha influito su quest’ultimo verdetto la richiesta di perdono presentata dal cantante.
Con Mihigo erano sotto processo il giornalista Cassien Ntamuhanga, dell’emittente radiofonica cristiana battista ‘Amazing Grace’, l’ex soldato Jean Paul Dukuzumuremyi e Agnes Niyibizi, accusata di fungere da tesoriera del Congresso nazionale ruandese (Rnc, partito d’opposizione in esilio, considerato dal governo un’organizzazione terroristica).
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 08:51 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
La manifestazione più imponente dalla proclamazione dell’indipendenza nel 1990: fonti di stampa locali descrivono in questi termini un’iniziativa che si è tenuta oggi in Namibia a sostegno del diritto alla casa.
A Windhoek, Walvis Bay e in altre città, migliaia di persone erano in fila da questa mattina di fronte alle sedi degli uffici comunali per poter presentare richiesta di acquisto di un terreno edificabile.
La giornata di mobilitazione è stata convocata da Job Amupanda, ex dirigente dell’ala giovanile dello Swapo, il partito al potere dal 1990.
L'attuale situazione è di una indecente speculazione fatta a partire dall'elevato costo dei terreni edificabili.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 08:44 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
L’organizzazione non governativa Greenpeace ha presentato un ricorso all’Alta corte di Pretoria per obbligare il ministro dell’Energia Tina Joemat-Petterson ad aggiornare le norme che fissano le responsabilità degli enti gestori di centrali nucleari.
Secondo la normativa in vigore questi requisiti, che comprendono anche garanzie finanziarie, dovrebbero essere rivisti ogni cinque anni, ma – sostiene Greenpeace – il governo sfugge a questo obbligo. Una dimostrazione, secondo l’organizzazione ambientalista, del fatto che il governo non è pronto ad affrontare gli annunciati nuovi investimenti sul nucleare.
L’impegno del Sudafrica – che per ora ha una sola centrale atomica attiva, quella di Koeberg nel Capo Occidentale – a costruire nuovi impianti nucleari è stato riaffermato di recente dal presidente della repubblica Jacob Zuma nel discorso sullo stato della nazione.
Per ottenere l’appalto sono in corsa aziende di Russia, Cina, Francia, Corea del Sud e Stati Uniti. La scelta di questa forma di energia è stata comunque criticata da Greenpeace, attraverso il direttore esecutivo per l’Africa, Michael O’Brien Onyeka. Sono sottolineati in particolare gli alti costi e i lunghi tempi di realizzazione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 08:36 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Dall'abisso di pietre al monte della luce.Dallo sconforto alla gioia d'essere.
Nostra vocazione è liberare tutta la bellezza di Dio sepolta in noi.
E'il primo mezzo per liberare quella luce è l'ascolto della Parola.
Solo così, sedotti dalla Parola, il male e il buio non vinceranno e ogni cosa,anche la storia, la nostra stessa storia, acquisterà senso e il volto dell'uomo sarà come lo ha sognato il cuore di Dio.
(Marco 9, 2-10)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
ndr.) Opera a corredo del testo dell'artista albanese Georgio Gjergj Kola
Scritto alle 13:01 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
La Russia potrebbe giocare un ruolo importante nel blocco navale della Libia per impedire la fornitura di armi ai terroristi.
Lo ha detto a Mosca il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ricordando che Mosca mantiene la sua presenza navale nel Mediterraneo insieme all'Italia, alla Francia e ad altri Paesi.
Una decisione in tal senso, ha aggiunto, sarebbe ben accolta dal Cairo.(Fonte ANSA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 09:04 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Una messa nella cattedrale di Maseru alla quale parteciperanno, oggi pomeriggio, i dirigenti politici: è l’ultima delle iniziative promosse dalla Chiesa in Lesotho, per favorire un clima di confronto pacifico e costruttivo in occasione delle elezioni anticipate in programma sabato.
La messa sarà presieduta da monsignor Tlali Lerotholi, arcivescovo di Maseru, e rappresenterà il momento culminante di un cammino di sensibilizzazione e dialogo avviato dopo due anni di instabilità, incertezza e conflitti politici.
Una delle iniziative più riuscite è “Conosci il tuo candidato”: una serie di incontri dei rappresentanti dei sette principali partiti del Lesotho con le comunità locali. “Ogni candidato – riferiscono le fonti – ha avuto dieci minuti a disposizione per presentare il proprio programma e ha poi dovuto rispondere alle domande poste dai cittadini, spesso apertamente critici”.
Il Lesotho torna al voto dopo una crisi politica sfociata a fine agosto in accuse di golpe mosse dal primo ministro Thomas Thabane all’indirizzo di alcuni settori delle Forze armate. L’accordo sul voto anticipato è stato raggiunto grazie alla mediazione della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc) e in particolare del Sudafrica, un paese che tradizionalmente esercita una forte influenza sulla politica e l’economia del Lesotho.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 08:55 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Scritto alle 08:45 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Ci sono “motivi ragionevoli per pensare che Seleka e Antibalaka abbiano commesso crimini di guerra e contro l’umanità”. A dirlo, riferendosi ai due gruppi di milizie che si fronteggiano in Centrafrica, è stata la procuratrice della Corte penale internazionale (Cpi – Icc) dell’Aja, Fatou Bensouda, durante la sua visita di ieri nella capitale Bangui.
È la prima volta dal’inizio della crisi centrafricana che un alto esponente della corte visita il paese, dove il tribunale internazionale sta indagando su possibili abusi dei diritti umani. Prendere atto dell’andamento delle indagini era appunto uno degli scopi della visita di Bensouda.
La procuratrice ha anche discusso con le autorità di transizione il tema della Corte penale speciale che il Centrafrica vuole far entrare in funzione in un prossimo futuro: il nodo è quello del rapporto tra le giurisdizioni di questo tribunale e di quello dell’Aja.
In proposito, si è concordato che l’ufficio della Bensouda perseguirà i sospettati di più alto livello mentre la corte locale si occuperà dei subordinati. Il progetto di legge che istituisce la corte speciale, presentato dal governo lo scorso 5 febbraio, sarà discusso dal parlamento transitorio nella sessione di inizio di marzo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Scritto alle 08:37 | Permalink | Commenti (0) | TrackBack (0)
Ultimi commenti