Zakariya Ismail Ahmed Hersi, capo dell'intelligence jihadista al Shabaab, uno dei più ricercati dagli Usa, si è consegnato spontaneamente a quello che è il suo nemico.
Attualmente è nelle mani del governo somalo, che prenderà le dovute decisioni.
Il fatto che l'uomo si sia consegnato volontariamente fa pensare immediatamente a probabili scontri interni al movimento jihadista e la cosa ci può stare.
Anche perché un tempo, esattamente nel 2012, la sua cattura era molto ambita dagli Stati Uniti, che avevano piazzato addirittura una taglia sulla sua persona di tre milioni di dollari.
Hersi è, infatti, il numero due degli al Shabaab dopo la morte di Ahmed Abdi Godane, rimasto ucciso, quache mese fa, in seguito ad un attacco aereo americano.
Egli sarà trasferito molto presto a Mogadiscio e consegnato all'intelligence somala, che deciderà la sua sorte. E ,sotto interrogatorio, avrà parecchio da raccontare.
Suo intento era, già dagli inizi della sua adesione ad al Qaeda somala, quello di dare vita ad uno stato islamico di confessione wahabita in Somalia.
Ultima "impresa" degli al Shabaab occorre ricordare che è stata quella rivendicata nel giorno di Natale.
Ossia un attacco al quartier generale dell'Amison, truppe dell'Unione Africana in Somalia, con la perdita di tre militari e un civile.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Commenti