Meno di quattro bambini sieropositivi su dieci, in Zimbabwe, ricevono le cure antiretrovirali di cui avrebbero bisogno contro l’aids.
Lo ha spiegato Nyika Mahachi, medico che è uno dei responsabili della salute infantile per il ministero della Sanità di Harare.
Solo il 38% dei bambini che avrebbero bisogno di queste cure (oltre 121.000 secondo stime nazionali) per prevenire il manifestarsi della malattia le riceve effettivamente.
L'intervista viene riportata dal quotidiano governativo Herald.
Tra le cause di questo fenomeno c’è la mancanza di centri specializzati (in tutto il Paese sono solo 527 quelli che prestano cure ai bambini, contro i 1009 per gli adulti e i 1560 per le donne incinte) ma anche il fatto che i genitori, pur sottoponendosi al test dell’hiv, non fanno lo stesso con i propri figli.
Lo status di sieropositività di questi ultimi, dunque, spesso non è noto.
Per contrastare questa tendenza il governo ha deciso di lanciare nelle prossime settimane una campagna di sensibilizzazione sul tema.
Quello dell’aids infantile, in Zimbabwe, è un fenomeno in crescita: più di 200.000 minori oggi vivono con la malattia.
Paradossalmente, questo avviene in un momento in cui, per quanto riguarda altre classi d’età, il paese sta sperimentando dei successi nel contrastare il contagio e i suoi effetti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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