Gli squilibri abissali del nostro mondo, oggi più di ieri, arrivano a farci dire senza tema di smentita che viviamo in un contesto in cui le ricchezze sono nelle mani di pochi e i pochi beni, anche quelli essenziali alla sopravvivenza, non sono per tutti.
Il monoteismo del “Mercato” promuove molti idoli. Per esempio il denaro, il potere, i nazionalismi beceri e, ancora,tutti gli integralismi portatori di morte come abbiamo modo di apprendere e /o vedere ogni giorno ultimamente.
Il Mercato è divenuto sempre più, passo dopo passo, l’unico mediatore delle relazioni sociali. Tutto si compra e si vende, inclusi gli uomini e il loro lavoro.
Con l’inversione delle priorità, infatti, non si produce più per rispondere ai bisogni.
I bisogni semmai si creano anche quando si tratta di falsi bisogni.
Basta guardarsi intorno e neanche troppo lontano da noi, da casa nostra.
E nel lontano, mi vengono in mente i Paesi in via di sviluppo o peggio ancora a quelli che lo sviluppo difficilmente lo vedranno a breve.
Lo sfruttamento dell’essere umano sull’essere umano è la norma della logica mercantile.
In particolare lo sfruttamento minorile che, costringendo a lavorare per un numero infinito di ore e per un piatto di minestra (quando c’è) , produce beni di consumo per soddisfare esclusivamente i nostri superflui desideri.
Ed è una vera e propria guerra questo agire della "religione" del Mercato, una guerra subdola, che nasconde la sua autentica natura. Ma che condiziona persino i rapporti tra gli Stati.
Pensate per un attimo a cosa è oggi l’ISIS. Come arma i suoi sgherri? Dove trova gli adepti da reclutare? Perché riesce a trovarli?
Gli esperti di storia militare parlano di un fenomeno tutto nuovo, che è il parto del nostro tempo. Che nulla ha a che vedere con la storia passata per cui ci si possa riferire a un nuovo medioevo oscurantista di matrice islamica come finora abbiamo pensato.
Dietro tutte le idolatrie contemporanee, compresi i fondamentalismi, islamici o meno, c’è il monoteismo del Mercato. E questo, oltre che preoccuparci alla lontana, dovrebbe farci molta paura.
Monoteismo del Mercato che possiamo definire in tutta tranquillità il più pericoloso dei fondamentalismi ed è evidente il perché.
Esso cela abilmente la sua vera natura e i suoi obiettivi. E sconfessa il diritto alla vita come realmente avviene ogni giorno, nel mondo, tanto nel vicino che nel lontano, con differenti modalità.
E quasi sempre è portatore insensato di una scia di sangue e di morte.
Dietro quel sangue e quei morti si nascondono, senza che ce ne rendiamo conto, anche alcune nostre responsabilità.
Pensiamoci qualche volta.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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