Circa "170 migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana, ieri, sono stati dati per dispersi dopo il naufragio di un barcone di legno a Guarakouzi ad una sessantina di chilometri a est di Tripoli" in Libia.
Lo ha reso noto Abdellatif Mohammed Ibrahim, della guardia costiera locale, aggiungendo che "16 persone sono state salvate", mentre sono "15 i corpi recuperati".
Questo a dimostrazione che laggiù, in Africa, la situazione in più contesti(Eritrea,Somalia, Etiopia, Sudan... etc.) è insostenibile.
E che, pur a fronte di grossi rischi, si affronta il mare per cercare una possibile futura esistenza che possa dirsi decente.
E così si mette in gioco con una certa disinvoltura (si fa per dire) anche la propria vita.
Umanamente è quanto di peggio possa esserci se si considera che, comunque, ben che vada l'impresa, emigrare dal proprio Paese significa perdere le proprie radici.
Essere quello che si dice un "fuori posto".Lo straniero.
E non è cosa giusta.
Ma i governanti locali , purtroppo, hanno altre priorità e nessun rispetto della vita umana.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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