Uomo /Donna …dove sei ? Dov’è tuo fratello ?
Interrogativi inascoltati quando ci scopriamo appena appena cristiani d’etichetta.
Invece conoscere Gesù significa comprendere, con cuore e con intelligenza, l’importanza di riuscire a condividere con tutti, con il numero più alto di fratelli e sorelle, in tutte le lingue del mondo conosciuto, la pienezza della Parola.
Parola che è poi Libertà autentica e Giustizia per Tutti.
Missionario non è l’ uomo o la donna, che ha frenesia di andare e che predilige l’attivismo.
Questo stile connota la modernità dei nostri tempi ultimissimi.
Quelli in cui tutti e ciascuno guardano, nell’azione personalissima che predilige il benessere egoistico, al solo rapporto tra profitti e perdite.
La quotidianità del missionario è impegno indefesso, fatica contagiosa e nella preghiera ma, anche e soprattutto, lo scarpinare e lo sporcarsi le mani, quando è necessario, in comunione con comunità, che lui o lei, giorno dopo giorno, si trovano ad incontrare.
Comunità spesso differenti.
E tutto perché, grazie alla mediazione dello Spirito, il compito unico è quello di seminare per poter consentire poi ad altri d’irrigare i piccoli semi gettati nei solchi del terreno già arato e a Dio, infine, di fare il suo raccolto.
Grazie, Paolo. (I Cor 9,16)
Missionarietà è professionismo scomodo per certi aspetti ma anche vera e propria ecclesialità.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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