Proporre ai lettori dei ricordi d’Africa può essere un po’ pericoloso in quanto chi narra rischia il più delle volte di scivolare sulla classica buccia di banana e cioè di enfatizzare, più del dovuto, il vissuto personale e/o di proporre immagini di luoghi e di persone magari non del tutto rispondenti a quella che è l’ effettiva realtà del contesto.
Non è così , invece, per il resoconto che Eugenio Susani offre al lettore nel suo “All’ombra del baobab”, edito da Dalla Costa, attraverso misurate e incisive cronache di un’esperienza africana che egli ha vissuto, per altro, nell’ambito della cooperazione internazionale. E, quindi,con la dovuta professionalità
Gli entusiasmi e le doti professionali così come l’inevitabile nostalgia al ritorno sono tutte sensazioni adeguatamente calibrate dall’autore che, stilisticamente tradotte poi in scrittura, forniscono al testo la giusta stringatezza. E, pertanto, la lettura, che ne guadagna, procede spedita e agevole.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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