Non essendo ancora stata stabilita la data dei funerali di Stato per Meles Zenawi, cui parteciperanno capi di Stato e di Governo di numerosi Paesi e per dare anche l’opportunità al popolo etiopico di rendere i dovuti onori alla salma del defunto presidente, che ha retto, nel bene e nel male , per ben 21 anni l’Etiopia, è stata ufficialmente rimandata la sessione d’emergenza del Parlamento.
Sessione, che avrebbe dovuto vedere l’insediamento pro tempore del vice di Zenawi, Haile Mariam Desalegn, uomo politico, formatosi all’estero per quanto concerne gli studi universitari (Finlandia) e sulla cui persona sono riposte grandi aspettative di stabilità politica in un momento di particolare complessità per l’Etiopia.
Permangono, infatti, interrogativi politico-militari irrisolti con Eritrea e Somalia, vicini molto scomodi, che potrebbero approfittare della scomparsa dell’uomo “forte” di Addis Abeba per destabilizzare il Paese confinante.
Inoltre anche la scomparsa di Abuna Paulos, capo della Chiesa ortodossa etiopica, di cui oggi ci sono stati i funerali, può aggiungere problema a problema.
Zenawi e Abuna Paulos, in un certo senso, ciascuno nella propria sfera di competenze, hanno finora garantito almeno stabilità se non proprio democrazia.
Democrazia cui le giovani generazioni agognano e, possibilmente, anche in tempi brevi.
Non dimentichiamo, infatti, che sulle famose “carrette del mare”, che solcano avventurosamente il Mediterraneo per sbarcare sulle nostre coste, ci sono quasi sempre molti giovani,uomini e donne indifferentemente, che provengono anche dall’Etiopia , che non è certo quel paradiso sulla terra, che certa pubblicistica di parte ci propaganda.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
La foto in alto ritrae Haile Mariam Desalegn,vice di Meles Zenawi, fino a pochi giorni fa e ,d'ora in avanti, facente funzioni in attesa di nuove elezioni politiche.
Commenti