Durante le violenze post-elettorali in Nigeria sarebbero morte circa 800 persone, uccise nei disordini.
Lo sostiene l'Organizzazione non governativa " Human Rights Watch" in un dettagliato Rapporto.
Le violenze,secondo" Human Rights Watch", sono cominciate con le proteste dei supporters del principale candidato dell'opposizione Muhammadu Baru, un candidato del partito "Congress for Progressive Change", a seguito della rielezione di Goodluck Jonathan, presidente in carica, cristiano proveniente dal Delta del Niger, a sud del Paese. Il quale era il candidato del" People's Democratic Party".
Nel Rapporto si legge che le proteste sono degenerate gradualmente in scontri violenti e uccisioni in ben dodici Stati del Nord del Paese.
E sempre le stime ufficiali parlano di circa 65 mila persone costrette a scappare.
Ora si tratta, da parte delle autorità neo-elette, di consegnare alla giustizia coloro che hanno organizzato questi terribili crimini.
Non sarà facile, né semplice.
Ma è importante farlo perché si possa anche in Nigeria aprire la strada ad un'autentica democrazia.
Se è questo che si vuole per davvero.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Ci risiamo con le violenze fra cristiani e musulmani. Da noi ci sono 2 divinita', Imana e Ryangombe, ma nessuno si e' mai ammazzato in loro nome. Guarda caso, la gente ha cominciato ad ammazzarsi con l'arrivo dei cristiani
Un abbracciom a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/05/11 a 18:01