A.A.V.V. / L’ERA DELLA CONSAPEVOLEZZA /Ed.MESSAGERO.(PD)-2010
Si tratta di un libro denuncia che scuote e smonta a pezzi ma al tempo stesso fissa i principi e
li applica. E questo a partire dalla recente enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate”, la quale apre a nuove forme di responsabilità dirette e indirette. Per tutti. Chiesa e società.
Inizia così una nuova era e cioè l’era della consapevolezza.
Non basta più constatare che viviamo in un villaggio globale senza punti di riferimento, in cui tutto si somiglia e si mescola e sembra semplificarsi mentre ,al contrario, nasconde in sé un’ estrema complessità.
Occorre allora fare un passo in più.
La conoscenza responsabile diventa la base per trasformare la cultura, l’educazione, l’informazione, l’economia, la società in meglio o in peggio.Tutto dipende da ciascuno di noi.
Con un linguaggio accessibile, incisivo e vitale gli autori si prefiggono di porre chiarezza in questa babele formulando un nuovo principio, quello della “responsabilità morale indiretta”, che ridefinisce il concetto stesso di giustizia.
L’obiettivo è ambizioso ma praticabile.
A guidarci nel percorso sono Giulio Albanese, religioso comboniano e giornalista, la giornalista Patrizia Califfi ,Paolo Beccegato e Alessandro Lombardi, vice-presidente della Christian Brothers Investment Services Global.
UNA SCUOLA ITALIANA / ANGELO LOY E GIULIO CEDERNA / ITALIA –2010
Angelo Loy e Giulio Cederna, nel loro ultimo lavoro presentato al Torino Festival Film(TFF), anziché soffermarsi sull’ennesima panoramica del degrado e delle insufficienze sistemiche dell’istruzione nel nostro Paese, c’introducono piuttosto nella incantevole realtà di una scuola materna di Roma, la “Carlo Pisacane”.
Essa è situata,per chi non lo sapesse, nella borgata di Tor Pignattara, già definita scuola ghetto dai rappresentanti dell’amministrazione romana per le alte percentuali di bambini di origine straniera:otto su dieci.
Dove però, purtroppo, questi burocrati nulla hanno afferrato del reale e prezioso lavoro delle maestre, che quotidianamente lo affrontano invece con autentica passione.
Le immagini parlano chiaro. I bambini s’istruiscono a vicenda sulle loro diversità ed imparano le regole del vivere insieme, stando sotto lo stesso tetto.
L’italiano diviene progressivamente un suono familiare. I laboratori di teatro li stimolano e li uniscono nella condivisione delle emozioni del racconto.
E’ infatti con la storia del mago di Oz che i bambini imparano il senso del viaggio, del ritorno, delle radici.
E, grazie ai bambini e all’impegno delle maestre anche gli adulti scoprono gradualmente la bellezza del conoscersi.
Il film è stato realizzato soprattutto grazie al sostegno dell’Associazione “Asìnìtas Onlus”, la cui responsabile è Cecilia Batoli.
L’obiettivo è anche quello di sottolineare l’assurdità della norma legislativa vigente, che prevede un limite nella composizione delle classi nelle scuole pubbliche con un tetto massimo del 30% di stranieri. E i bambini, nati in Italia da famiglie immigrate, sono considerati anch’essi stranieri.
Un ottimo lavoro insomma da parte dei due sceneggiatori e registi per questo valido contributo alla lotta contro la xenofobìa, che induce tutti ad impegnarsi sempre più per costruire, anche se in tempi lunghi, in prospettiva una società diversa e migliore dell’attuale.
“AFRICA : -50 YERS OF MUSIC -50 YERS OF INDIPENDENCE”/ANTOLOGIA DELLA MUSICA AFRICANA / AMAZON 2010
Non esiste la musica africana ma le musiche africane come è ovvio che non c’è l’Africa bensì le tante e diverse Afriche: storicamente, geograficamente, economicamente e culturalmente.
Per riuscire a cogliere allora tutte le sonorità di questo sterminato continente si è pensato ad una raccolta ricca e completa della durata di ben 16 ore e 20 minuti di musica.
Raccolta che comprende 38 Paesi, la cui musica è ripartita in 18 cd, per un totale di 185 canzoni di 183 artisti o gruppi musicali.
Un sogno ad occhi e a “orecchie” aperte per gli appassionati.
Tre cd contengono il sound dell’Africa occidentale e altrettanti quelli dell’Africa meridionale, orientale, centrale, settentrionale e dell’Africa lusofona.
L’idea è stata anche quella di far conoscere, per esempio, le canzoni dell’Africa post-coloniale e ci sono cantanti e gruppi tra i più noti, a partire da Miriam Makeba fino alla capoverdina Mayra Andrade o a la band afro-rock Osibisa.
La raccolta è completata da un libretto in francese ed in inglese con interventi di giornalisti musicali internazionali, riproduzioni originali di copertine e foto.
Il tutto acquistabile solo su Amazon.
A cura di Marianna Micheluzzi (UKUNDIMANA)
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