E' stato dato vita in questi giorni, a Maputo, capitale del Mozambico, ad una commissione cosidetta "speciale" ,che ha il compito di redigere una nuova Costituzione per il Paese.
La cosa un po' sorprende perché non se ne vedeva la necessità. Anzi.
E questo "anzi" riguarda sopratutto la questione dei mandati presidenziali.
A giudizio quasi ovvio degli osservatori politici locali ed internazionali basterebbero due mandati presidenziali per l'elegibilità di una stessa persona.
Invece nella nuova "carta" verrebbe a cadere questo sbarramento con tutto quanto ne consegue ai danni, nel "palazz0" e fuori, della vita democratica del Mozambico.
In tal modo l'attuale Presidente,Armando Guebuza, può tranquillamente concorrere alle prossime elezioni per il suo terzo mandato.
La parte avversa(Renamo...leggi nazionalisti) accusa il Frelimo(Fronte di Liberazione del Mozambico), divenuto partito di Governo nelle ultime legislative, di questa "rivoluzione" silenziosa.
In effetti il Frelimo controlla 191 seggi su 250 in parlamento.
Secondo gli avversari del Frelimo, che non sono per altro solo gli uomini della Renamo, ci sono molte altre urgenze cui badare nel Paese, cui sarebbe necessario dare priorità assoluta.
Specie al Nord ci sono sacche di povertà e di estremo degrado con situazioni difficilissime e per quanto concerne la salute pubblica e per la scolarizzazione.
E poi, dulcis in fundo, in tutto il Mozambico si prospetta la necessità di procurare cibo comunque piuttosto che "svendere" buoni terreni agricoli, come è già accaduto, per la produzione di biocarburanti o di prodotti da fornire alle multinazionali straniere dell'agroalimentare.
In Africa, in Mozambico, è sempre difficilissimo in una programmazione politica la scelta degli obiettivi prioritari.
Sarebbe auspicabile però che , sempre e dovunque, si lasciasse d'ora in avanti, XXI° secolo, un abbondante margine alla vita democratica del Paese in questione ,proprio per costruire un'Africa "nuova" e "diversa".
Quella che la gente d'Africa, dopo tanto paternalismo e tirannia, appunto oggi s'aspetta.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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