Se improvvisamente nel nostro Paese venisse a mancare la tv, ci sentiremmo(diciamo il vero) tutti un po' più orfani di quell'informazione immediata e corredata d'immagini ,che ci porta ipso facto sul luogo dell'evento di cronaca,vicino o lontano che sia.
Gli snob potrebbero rispondermi che oggi esiste anche l'informazione via web o comunque la radio e la carta stampata.
Non gli si può imputare che dicano il falso. Ma la tv ,checché se ne dica o se ne pensi, fa comunque parte della nostra vita ormai da diversi decenni e, se non c'è, non è proprio la stessa cosa.
Il computer ci aiuta nell'immediatezza della notizia grazie sopratutto al continuo aggiornamento delle agenzie-stampa; la radio ci accompagna anche quando siamo in automobile e maciniamo chilometri;, la carta stampata, dopo la lettura della notizia, induce ad una riflessione meditata , tipica della parola scritta, a parte il piacere quasi inspiegabile di quell'accattivante "profumo" di stampa che,per alcuni di noi, è stata una fatale attrazione fin da bambini.
La tv però resta la tv....a cristalli liquidi o vecchio ingombrante modello nel salotto buono di casa.
Ebbene si può immaginare allora cosa accade in Africa, dove l'informazione è veramente tutto,quando come in Guinea Bissau la tv si spegne per ben cinque mesi.
E' avvenuto.
Tuttavia da pochi giorni, grazie all'aiuto dell'Angola, lo schermo nelle cittadine della Guinea Bissau ha ricominciato a proiettare le sue immagini.
L'interruzione era dovuta a problemi tecnici non certo difficili da immaginare.
Ma anche da noi, ogni tanto, lo schermo fa i capricci .
L'Angola dalla fine di una guerra trentennale, terminata solo nel 2002, può ormai utilizzare liberamente i proventi ,che le derivano dall'estrazione del suo petrolio, non solo per migliorare la situazione interna del Paese ma anche per cooperare con le nazioni vicine e in particolare con quelle lusofone.
Diciamo che il petrolio in quell'area le consente di avere una certa leadership.
Allora a settembre i due governi, quello dell'Angola e quello della Guinea Bissau, hanno firmato, infatti, un accordo in tal senso e , grazie anche e sopratutto ,all'intervento di Radio nazionale di Angola.
Così il miracolo è avvenuto.
Non dimentichiamo che l'africano ama comunque e moltissimo il cinema.
Il racconto per immagini.Immagini in movimento.
E lo sanno bene anche quei cooperanti che, utilizzando schermi mobili, si spostano di villaggio in villaggio per fare informazione sugli argomenti i più disparati oppure coloro che fanno cassa proiettando film per il piacere di questi spettatori fortemente motivati.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Tra pochi giorni, i nostri verranno cancellati.
Mi troverai su http://demata.wordpress.com/
Buon anno nuovo.
Scritto da: Account Deleted | 24/12/10 a 12:41