L'educazione primaria è importante ovunque.
Ma in Africa, come in diversi Paesi in via di sviluppo e cioé anche in altre parti del mondo,che sono lontane ancora da certi standard, lo è un po' di più.
Infatti l'educazione universale primaria rientra a pieno titolo, per tutti, tra gli Obiettivi del Millennio-ONU da raggiungersi entro il 2015.
E sarebbe bellissimo fosse centrato.
Ma sarà davvero così?
Il discorso breviter è: dare la possibilità a tutti i bambini in età scolare,in ogni angolo del pianeta, anche il più remoto, di completare il loro ciclo d'struzione di base sia che si tratti di maschi che si tratti di femmine.
Per poterlo fare però devono ovviamente migliorare le condizioni economiche delle famiglie.E quindi l'economia del Paese in questione, in generale, deve presentare caratteristiche di una certa stabilità.
Ossia occorre che sia garantito un reddito decente ai genitori tale da far scomparire l'abbandono precoce della scuola e la piaga del lavoro minorile ai figli.
Diversamente il bambino finisce anzitempo a fare il pastorello o l'aiutante manovale e la bambina invece nei campi oppure a crescere i fratelli minori.
Per inciso anche in Europa, incluso il secolo appena scorso, nelle aree povere accadeva più o meno la stessa cosa.
Ma, tornando all'Obiettivo del Millennio da centrare, uno studio, il The Global Demand for Primary Teachers-Update 2010 , evidenzia che ci vorranno almeno due milioni di maestri in più in vista del 2015 rispetto a quelli già operanti dal 2008.
Sempre questo studio sottolinea che un milione e 56mila devono essere reclutati nell'Africa Subsahariana, dove c'è una buona crescita demografica. Poi 281 mila negli Stati arabi e 260mila nell'Asia meridionale e occidentale.
Anche l'Europa comunque, e con essa l'America settentrionale stessa ,avranno entrambe bisogno di un aumento del numero di maestri.
La regione del mondo con il maggior numero d'insegnanti elementari, anche raggiungendo l'obiettivo in questione, continuerebbe ad essere tuttavia l'Asia orientale, che già oggi conta 8 milioni e 700mila persone tra maestri e maestre .
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Bel article Marianna, évidemment que la scolarisation est essentielle pour avancer dans la vie pour tout ces enfants et j'espère que des instituteurs seront de plus en plus nombreux à venir enseigner dans ces régions du monde déshéritées où les parents n'ont pas non plus les moyens d'envoyer leurs enfants à l'école, c'est une grande injustice, tout le monde à le droit à l'instruction, donnons à ces familles de l'espoir...Bon dimanche cousine....Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 19/12/10 a 15:02
Cara Marianna, la maggior parte dei maestri africani avrebbe bisogno di andare a scuola. Di solito sono più bestie degli allievi ai quali dovrebbero insegnare. Basti dire che, quando uno scolaro rivolge una domanda, di solito lo prendono a botte. Quei poveri bambini restano traumatizzati per tutta la vita e finiscono per odiare non soltanto la scuola, ma anche l'istruzione in generale. E' anche per questo che l'Africa non decolla.
Un abbraccio, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 20/12/10 a 09:04
Per Dragor:
In compenso qui i maestri, in combutta con i genitori, sono diventati troppo miti.
Un po' più di disciplina non farebbe che bene.
Tesea
Scritto da: Tesea | 20/12/10 a 16:11