Quanto è accaduto questa notte nell'attacco di un commando israeliano ad un convoglio internazionale di navi umanitarie dirette a Gaza per portare aiuto alla popolazione palestinese è veramente scioccante.
Si parla di morti tra i pacifisti del convoglio anche se il numero esatto ovviamente non è ancora dato sapere.
Da parte israeliana si sottolinea la necessità dell'intervento da parte dei militari in quanto parrebbe che Israele avesse chiesto di controllare le navi, facendole attraccare in un porto vicino, quello di Ashdod, prima di raggiungere Gaza.
E quest'ultime avvessero rifiutato, rispondendo con l'utilizzo di armi.
Le navi del convoglio diretto a Gaza battevano bandiera turca.
A cose fatte, la Turchia, unico alleato musulmano di Israele, dichiara oggi la rottura dei rapporti diplomatici con il richiamo del propro ambasciatore da Tel Aviv e chiede esplicitamente la punizione dei colpevoli.
Tiepidi si sono mostrati gli USA nell'analisi immediata dell'accaduto.
Unione Europea e ONU invocano un'inchiesta seria.
Meno tenero con Israele nelle valutazioni, di certo ,il mondo arabo e la stessa Unione Africana.
L'Italia, nella persona del ministro degli Esteri ,Frattini, deplora l'uccisione di civili inermi.
Con il trascorrere delle ore quasi certamente le informazioni sulla dinamica dell'accaduto saranno un po' più precise e noi , anche se sul piano della diplomazia internazionale il "garbuglio" ormai c'è,ci auguriamo che sia presto fatta comunque chiarezza.
Anche perchè tra le circa 700 persone del convoglio non si hanno notizie di una nostra connazionale, la giornalista torinese, Angela Lano.
Angela Lano è una giovane studiosa del mondo orientale, insegna all'università di Torino, oltre ad essere pubblicista e direttrice di una nota agenzia di stampa.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, in prevalenza saggi, ed è molto vicina al mondo femminile islamico per i cui diritti e la cui integrazione ,in Occidente, si è sempre battuta e continua a battersi alacremente.
Meritorio il suo impegno al fianco delle donne musulmane immigrate nella città subalpina.Come anche, in generale, nel volontariato internazionale.
Impegno che di tutto cuore le auguriamo di poter continuare a portare avanti per lungo tempo ancora.
Angela cara, ti siamo vicini e ti aspettiamo presto.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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