Jean-Michel Basquiat, noto pittore statunitense, morto giovanissimo a 37 anni per overdose,nasce a New-York,in una famiglia della borghesia agiata, da padre originario di Haiti e da madre portoricana.
Niente(fame-guerre-esilio forzoso-malattie) che nell'immediato possa ricondurci all'Africa e ai suoi stereotipi.
Eppure nei lavori di Basquiat l'Africa c'è ed è tangibile.
E' un'Africa che esplode attraverso il colore, colore che rimanda ad un'altra espressione artistica, la musica jazz, da Jean-Michel altrettanto amabilmente coltivata.
L'Africa è un sentimento interiore,intimo, un qualcosa che fa o non fa parte del tuo DNA.
E vale un po' per tutti.
Non occorre pertanto necessariamente il luogo geografico ,quale luogo di nascita, per sentirne l'appartenenza.
A parte il fatto che la popolazione haitiana proviene da quel vergognoso fatto storico, che si chiama "tratta degli schiavi",che ha dato avvio, nell'età moderna ,al colonialismo, per cui la quasi totalità degli abitanti di Haiti ha origini africane.
Dopo i graffiti, di cui inonda i muri di Manhattan e la nascita di Samo, il personaggio immaginario da lui creato"che predica una religione fittizia",molto giovane, a partire dagli anni '80, l'artista dipinge e disegna a ritmo serrato.
Una fretta, quasi un presagio, intuitivi di un'esistenza destinata ad essere breve.
Nella sua formazione(quando si dice che Jean-Michel è stato onnivoro) attinge a piene mani da ovunque.
Sopratutto maschere africane e totem.
Dipinge e suona il clarinetto che, assieme alla cornetta, al trombone a coulisse, alla tuba, al banjo, alla grancassa, fanno appunto parte dell'eredità musicale africana trasferita a New-York.
Dà vita così a quella "cosa" divina che è la musica jazz, dove l'improvvisazione è regina dell'esecuzione.
Così come la pittura di Basquiat è sicuramente improvvisazione.
Lo dicono i suoi colori in simbiosi con la musica....
Il giallo è la cornetta,il rosso sono le interferenze ritmiche del trombone,il bianco è il clarinetto,l'arancione è la tuba ma anche il banjo,il nero è l'effetto sincopato, il verde è il ritmo e ...ancora avanti.
Quest'anno i suoi lavori,per il cinquantenario della nascita(1960-1988),sono e saranno esposti nelle più importanti gallerie d'Europa: da Basilea, alla Fondazione Beyeler(dove è già in corso l'esposizione), a Parigi, in ottobre prossimo, presso le Musée d'art modederne de la Ville.
Un suggerimento?
Andate a visitare, magari in un week-end, almeno una di queste mostre.
Nei quadri di Basquiat si legge molto dell'Africa ma anche e sopratutto di noi, dei nostri fantasmi, di una contemporaneità complessa,dalla quale si può evadere solo con il ricorso alla fantasia.
Quindi al "bello"....all' "arte", che è innocenza, purificazione.
Qualcuno ha scritto di Jean Michel Basquiat:"La sua vita è stata come un fuoco.Ardeva di una fiamma viva e luminosa.Poi il fuoco si è esaurito.Ma la brace non è ancora spenta".
E' così per tutti gli artisti.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Un'ottima idea ricordare questo Rimbaud dell'arte figurativa e musicale che sa dipingere con swing. E' incredibile come certa gente riesca a lasciare una traccia in pochi anni mentre altre non ne lasciano nessuna in vite centenarie
Un abbraccio, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 28/05/10 a 11:45
Un'anticipazione delle celebrazioni di Basquiat si è avuta lo scorso inverno al Serrone della Villa Reale e all'Arengario di Monza, con una mostra rievocativa delle tendenze artistiche degli anni '80 del secolo appena trascorso. Tra i protagonisti di maggior rilievo figurava, appunto, Basquiat.
Tesea
Scritto da: Tesea | 29/05/10 a 15:52
Grazie , carissimi Dragor e Tesea, per i vostri commenti sempre ricchi e mirati.
Basquiat è un artista che anche in Italia, fuori dagli stereotipi, va conosciuto molto meglio.
Mi auguro che queste esposizioni europee facciano da traino anche per il nostro Paese.
Con affetto, Marianna.
Scritto da: marianna | 30/05/10 a 19:33
Sono l’assistente di un pittore che ci ha lavorato con Basquaiat, ci sono alcune imprecisioni una tra tutte che spicca è che è morto a 27 anni non 37 ....
Scritto da: Laura La Monica | 02/02/20 a 22:54
Grazie per la correzione.
Marianna Micheluzzi
Scritto da: Marianna Micheluzzi | 02/02/20 a 23:29