A partire da giovedì della scorsa settimana fino a metà gennaio avanzato(17 gennaio 2010), tanto i romani ,quanto chi avesse la fortuna di trascorrere anche solo un week-end a Roma, hanno potuto e/o potranno visitare nelle sale del Vittoriano una mostra d'opere d'artisti africani veramente eccezionale, per ricchezza di contenuti e ampia diversità di provenienze geografiche.
Mi riferisco ad "AFRICA? UNA NUOVA STORIA",la rassegna organizzata e curata da André Magnin.
Si tratta di un'occasione importante sia per gli artisti invitati ad esporre(pitture-sculture-oggetti d'artigianato africano-installazioni) che, sopratutto, per i fruitori e gli appassionati di questo genere.
Difficilmente si potranno vedere in contemporanea tanti nomi significativi e potersi fare un'idea della strada che l'Africa ha imboccato e sta imboccando ultimamente nel campo delle arti figurative.
Le opere, in numero di 80, in prevalenza frutto dell'impegno di artisti dell'Africa subsahariana, un'Africa particolarmente "difficile", smentiscono, con la loro forza espressiva in nuce, ogni possibile pessimismo di marca occidentale e mostrano realismo sì ma anche tanta voglia di vivere, di operare....proprio per cambiare il proprio destino in meglio.
L'età anagrafica degli artisti presenti va, infatti, dal ventottenne Tshindele al novantenne disegnatore ivoriano Bouabre.
Ci sono insomma tutti, e tutti insieme insomma, per dare vita ad una novella "primavera africana".Quella che, tempo addietro, pronosticava politicamente Albert Bourgi.
La prima parte della rassegna presenta opere della famosa collezione Pigozzi, la più importante in assoluto del genere, che gli anni scorsi, abbiamo già avuto modo di apprezzare in Italia.
La seconda,quella degli artisti-promesse, per me i più stimolanti e coinvolgenti, contempla nomi che vanno da George Lilanga a Chéri Samba,a Pascale Marthine Tayou , a Richard Onyango e Pierre Bodo.
Obiettivo della mostra da una parte è quello di far conoscere meglio l'Africa ,di cui solitamente si parla per luoghi comuni e di cui si sa veramente poco e niente.
Se non ciò che vogliono farci conoscere o sapere coloro che tramano nell'ombra e pretendono di pensare per noi..
Dall'altra è in ballo ,attraverso l'ARTE , la voglia "urlata" della gente d'Africa di superare conflitti e squilibri sociali, di cui comunque il mondo tutto, con i suoi egoismi, è in gran parte responsabile.
Anche quando finge di non sapere....
A cura di Marianna Micheluzzi(Ukundimana)
Sì una bella occasione per chi la può visitare.
Scritto da: EnricoB | 23/11/09 a 10:04
Belle initiative que cette exposition d'Art Africain à Rome. A Paris Quai branly existe la plus grande exposition au monde d'Art Africain, ainsi que dans une galerie du Louvre. Tu peux voir cela sur internet. Abbraccio..Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 23/11/09 a 15:20
Spero si tratti di opere che rispettino l'originalità della creatività artistica africana nella sua purezza espressiva, senza adesione a mode e tendenze estranee che non le appartengono.
Tesea
Scritto da: Tesea | 23/11/09 a 22:20
Carissimi Enrico,Eliane e Tesea,grazie per i vostri commemti sempre graditi.
Scusate il ritardo nel rispondere ma l'umore non sempre è costantemente positivo e poi proprio tutti i giorni.
Oggi mi auguro vada decisamente meglio.
Un bacio a voi e buona giornata.
Marianna
Scritto da: marianna | 24/11/09 a 07:47
L'arte africana è straordinariamente vitale non soltanto nelle sue espressioni tradizionali ma anche quando entra in contatto con l'arte europea. Ho fotografato qualche esempio, se faccio in tempo pubblico in giornata
Un abbraccio, buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 24/11/09 a 08:41