Mentre i volti della povertà si moltiplicano un po' dovunque in terra d'Africa, ecco un ultimo Rapporto,di cui il Consiglio di Sicurezza ONU dovrà discutere, a porte chiuse ,e sul quale sono trapelate alcune indiscrezioni da parte della stampa internazionale.
Il documento conferma che ad est della Repubblica Democratica del Congo(Nord eSud -Kivu) continua una lotta spietata tra militari ,appartenenti ai più diversi eserciti in campo, con lo scopo di appropriarsi di importanti risorse minerarie, presenti nell'area.
La cosa grave però in situazione è la violazione dell'embargo e le certissime collusioni, dentro e fuori l'Africa, da parte di governi, governanti e multinazionali prive di scrupoli.
Sappiamo di non dire una cosa nuova ma,fermarsi anche solo mezzo minuto a riflettere sulla gravità di uno scenario del genere, che definire disumano è un eufemismo, ci pare ugualmente utile ed importante.
E questo specie se pensiamo ai tanti volti privi di un sorriso da tempo immemorabile( i profughi) e alle tante morti "gratuite", che purtroppo, anche per noi, in Occidente non interessano più nessuno.
Ritornando alle violazioni e ruberie(armi-oro-stagno), la zona interessata, a quel che rivelano le fonti giornalistiche, vede coinvolti i Paesi di Rwanda, Uganda e Burundi.
Attori protagonisti sono le Forze di Liberarazione del Rwanda(coinvolte nel genocidio del '94 con un milione di morti sulla coscienza) e il Consiglio nazionale per la difesa del popolo(CNDP), ossia alcuni esponenti di origine ruandese attualmente integrati nelle forze armate congolesi(i cui unici interessi che difendono sono esclusivamente quelli propri).
I caschi blu-ONU della locale missione(MONUC) poi-è superfluo ricordarlo- hanno contribuito solo a peggiorare lo stato di cose e quindi la crisi umanitaria.
Nel Rapporto è segnalata l'Uganda come piattaforma di transito per il traffico d'oro, mentre Burundi e Tanzania sono basi d'appoggio.
Quanto al riavvicinamento tra Kigali e Kinshasa(Rwanda e R.dem. delCongo) è tutto ancora da accertare se esistano possibili collusioni per ragioni economiche.
Fuori del Continente, sempre nel Rapporto, emergono, ancora e ovviamente, responsabilità non africane.
Sono chiamate in causa Francia, Usa,Cina e Inghilterra.
Ciascuna nazione con un suo specifico.
In Francia vivono attualmente esponenti delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda(FDLR).
Gli Stati Uniti pare ospitino i conti bancari del Consiglio nazionale per la difesa del popolo(CNDP).
La Cina è quella che pratica il contrabbando d'armi.
E infine l'Inghilterra, per non smentire la sua vocazione mercantile, commercia nei minerali.
In conclusione non manca proprio niente a questo quadro....
Per via di certi precedenti incresciosi, non coltiviamo grandi aspettative sul Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Tuttavia, come si dice,è meglio di niente.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Il graffiti sul muro dice tutto.
Buona giornata Marianna.
Osman
Scritto da: Osman | 26/11/09 a 10:30
Da un articolo tratto dal sito dell'agenzia MISNA si legge:"...Da alcune fonti di stampa viene segnalato anche un possibile ruolo di un paio di organizzazioni non governative spagnole". Comprendo (non accetto) gli interessi dei vari attori, ma sono ancora più preoccupato quando ci sono dei coinvolgimenti di quelle organizzazioni che dovrebbero 'lenire' certe situazioni. E' vero mele marce ci possono essere ovunque.
Scritto da: EnricoB | 26/11/09 a 11:23
La situazione del Kivu è l'eredità dell'operazione Turquoise del 1994 con la quale la Francia ha permesso ai resti dell'armata di Habyarimana, ai genocidari e ai loro capi di rifugiarsi nella regione insieme con migliaia di altri rifugiati. Sono ancora perfettamente inquadrati e armati (ovviamente dalla Francia) e protetti dalla chiesa che copre i loro crimini e accusa l'esercito rwandese che li combatte di compiere un genocidio ai danni egli Hutu nella speranza di far scordare quello che ha sulla coscienza. Per anni hanno impedito ai rifugiati innocenti di rientrare in Rwanda malgrado i ripetuti inviti del governo, giungendo perfino a uccidere chi disobbediva. E' alla Francia che andrebbe presentata la fattura di tutti questi anni d'instabilità e violenze. Due pezzi grossi del FDLR, Ignace Murwanashyaka e Straton Musoni, sono stati recentemente arrestati dalla polizia tedesca per la loro partecipazione al genocidio. Vivevano da nababbi in Germania e dirigevano le operazioni nel Kivu.
La tua analisi è corretta, tutti vogliono approfittare del Congo. I soli che non ci riescono sono i suoi cittadini, a parte la solita cricca di ladri che lo svende agli stranieri
Un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/11/09 a 13:32
Business is business, cara Marianna.
E questa credo sia la regola che prevale su tutte le altre...
Bon après-midi!
Un abbraccio.
Elena
Scritto da: zia elena | 26/11/09 a 13:33
E naturalmente gli assassini-stupratori Hutu sono finanziati dai preti che sperano di riconquistare il Rwanda. Sono anni che lo dico e finalmente in Italia lo dice qualcun altro. Leggi un po' qui
http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_26/congo-accuse-sacerdoti-italiani-ribelli-hutu_5957453a-da5b-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml
Ecco che cosa fanno i missionari quando si vedono contrariati. Non esitano ad allearsi con gli assassini. Per loro conta solo il potere. Hanno già provocato un genocidio, sono prontissimi a provocarne un altro
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 26/11/09 a 15:24
J'ai lu avec attention ton article. La France a en effet une très grande responsabilité dans le massacre et cela au nom des intérêts comme le dit très justement Elena " business is business ". Est-ce que le monde changera un jour, est-ce que sauver les humains sera la cause essentielle, ce qu'elle devrait être. Abbraccio...Eliane
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 26/11/09 a 16:46
Grazie, caro Osman, per la tua cortese attenzione.
Un abbraccio affettuoso.
Marianna
Scritto da: marianna | 26/11/09 a 18:31
Carissimo Enrico, le tue preoccupazioni sono fondatissime e ti assicuro che sono anche le mie, specie quando di mezzo ci sono le ONG, che dovrebbero invece lavorare per la gente comune.
Grazie.
Un abbraccio.
Marianna
Scritto da: marianna | 26/11/09 a 18:34
Grazie, carissimo Dragor, per aver ulteriormente e con divizia di particolari chiarito politicamente la situazione locale.
Grazie, sopratutto per l'articolo del Corriere, che mi lascia sgomenta.
Dovrò rivedere parecchie cose per quanto mi riguarda.
Perché il troppo è troppo(io ricordo ancora quello che mi dicevi a proposito degli aiuti in denaro della Caritas, utilizzati poi per acquistare i panga, adoperati nel corso del Genocidio del'94), e la mia fiducia eccesiva mi sa che è mal riposta.Purtroppo.
Un abbraccio affettuoso come sempre.
Marianna
Scritto da: marianna | 26/11/09 a 18:41
Carissima Elena, è molto bello ritrovarti nel mio blog.
Ciò che denunci, unitamente all'egoismo umano e all'indifferenza per l'altro, è la pura verità, che è comunque difficile da accettare.Almeno per me.
Mi sa che devo aprire maggiormente gli occhi, perchè di imparare non si finisce mai.
Un grande abbraccio.
A presto ritrovarci.
Marianna
Scritto da: marianna | 26/11/09 a 18:46
Carissima Eliane, il mondo difficilmente cambierà.
Io sono del parere di fare ciascuno di noi la sua piccola parte di bene, se ci riesce. E basta.
Altro non si può.
Naturalmente non ci si deve mai stancare di denunciare certe nefandezze.
Un abbraccio affettuoso e bacioni.
Marianna
Scritto da: marianna | 26/11/09 a 18:50
Ho l'impressione di rivedere un vecchio film. Per anni, in Burundi, ho visto i preti praticare il divisionismo e sobillare gli Hutu. Il presidente Baghaza ha cercato di mandarli via, ma ha fatto la fine del mwami Muzinga e al suo posto hanno messo il più accomodante Pierre Buyoya, che in ogni caso ha fatto il possibile per convincerli a cambiare politica. Io stesso ho scritto una lettera per conto del governo. Ma i preti hanno tirato diritto come rulli compressori e nel 1988 è scoppiato il massacro che fra l'altro è costato la vita a mia moglie.
Adesso la storia si ripete. Sono anni che denuncio le attività dei missionari di Bukavu, ma credi che questo arresto cambierà qualcosa? Nemmeno per sogno. Per la chiesa l'"errore" è in realtà un disegno preordinato. Continuano per la loro strada, sicuri che la costanza finirà per pagare. Ci saranno altri massacri e ovviamente la colpa sarà delle vittime.
A presto, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/11/09 a 11:18
E' triste e terribile ad un tempo pensare ad un agire senza scrupoli di tale natura da parte di uomini la cui missione dovrebbe essere ben altro.
Tu non immagini quanto soffro a vedere cadere alcune certezze, costruite negli anni, però non si possono chiudere gli occhi dinanzi alla realtà.
Provo indignazione e disgusto.
Stamane ho letto su Misna che i superiori non si pronunciano su quanto hanno appreso dai giornali.
Io dico che sarebbe ora di smetterla con certa omertà.
Basta!!
Un abbraccio.
A dopo.
Marianna
Scritto da: marianna | 27/11/09 a 13:33