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« Unione Africana: Sì alla convenzione per proteggere i profughi | Principale | Sudafrica / I disordini di piazza che preoccupano.... »

26/11/09

Commenti

Osman

Il graffiti sul muro dice tutto.
Buona giornata Marianna.
Osman

EnricoB

Da un articolo tratto dal sito dell'agenzia MISNA si legge:"...Da alcune fonti di stampa viene segnalato anche un possibile ruolo di un paio di organizzazioni non governative spagnole". Comprendo (non accetto) gli interessi dei vari attori, ma sono ancora più preoccupato quando ci sono dei coinvolgimenti di quelle organizzazioni che dovrebbero 'lenire' certe situazioni. E' vero mele marce ci possono essere ovunque.

 dragor

La situazione del Kivu è l'eredità dell'operazione Turquoise del 1994 con la quale la Francia ha permesso ai resti dell'armata di Habyarimana, ai genocidari e ai loro capi di rifugiarsi nella regione insieme con migliaia di altri rifugiati. Sono ancora perfettamente inquadrati e armati (ovviamente dalla Francia) e protetti dalla chiesa che copre i loro crimini e accusa l'esercito rwandese che li combatte di compiere un genocidio ai danni egli Hutu nella speranza di far scordare quello che ha sulla coscienza. Per anni hanno impedito ai rifugiati innocenti di rientrare in Rwanda malgrado i ripetuti inviti del governo, giungendo perfino a uccidere chi disobbediva. E' alla Francia che andrebbe presentata la fattura di tutti questi anni d'instabilità e violenze. Due pezzi grossi del FDLR, Ignace Mur­wa­na­shya­ka e Stra­ton Mu­so­ni, sono stati recentemente arrestati dalla polizia tedesca per la loro partecipazione al genocidio. Vivevano da nababbi in Germania e dirigevano le operazioni nel Kivu.

La tua analisi è corretta, tutti vogliono approfittare del Congo. I soli che non ci riescono sono i suoi cittadini, a parte la solita cricca di ladri che lo svende agli stranieri

Un abbraccio, a presto

dragor (journal intime)

zia elena

Business is business, cara Marianna.

E questa credo sia la regola che prevale su tutte le altre...

Bon après-midi!

Un abbraccio.

Elena

dragor

E naturalmente gli assassini-stupratori Hutu sono finanziati dai preti che sperano di riconquistare il Rwanda. Sono anni che lo dico e finalmente in Italia lo dice qualcun altro. Leggi un po' qui

http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_26/congo-accuse-sacerdoti-italiani-ribelli-hutu_5957453a-da5b-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml

Ecco che cosa fanno i missionari quando si vedono contrariati. Non esitano ad allearsi con gli assassini. Per loro conta solo il potere. Hanno già provocato un genocidio, sono prontissimi a provocarne un altro

dragor (journal intime)

Eliane Micheluzzi

J'ai lu avec attention ton article. La France a en effet une très grande responsabilité dans le massacre et cela au nom des intérêts comme le dit très justement Elena " business is business ". Est-ce que le monde changera un jour, est-ce que sauver les humains sera la cause essentielle, ce qu'elle devrait être. Abbraccio...Eliane

marianna

Grazie, caro Osman, per la tua cortese attenzione.
Un abbraccio affettuoso.
Marianna

marianna

Carissimo Enrico, le tue preoccupazioni sono fondatissime e ti assicuro che sono anche le mie, specie quando di mezzo ci sono le ONG, che dovrebbero invece lavorare per la gente comune.
Grazie.
Un abbraccio.
Marianna

marianna

Grazie, carissimo Dragor, per aver ulteriormente e con divizia di particolari chiarito politicamente la situazione locale.
Grazie, sopratutto per l'articolo del Corriere, che mi lascia sgomenta.
Dovrò rivedere parecchie cose per quanto mi riguarda.
Perché il troppo è troppo(io ricordo ancora quello che mi dicevi a proposito degli aiuti in denaro della Caritas, utilizzati poi per acquistare i panga, adoperati nel corso del Genocidio del'94), e la mia fiducia eccesiva mi sa che è mal riposta.Purtroppo.
Un abbraccio affettuoso come sempre.
Marianna

marianna

Carissima Elena, è molto bello ritrovarti nel mio blog.
Ciò che denunci, unitamente all'egoismo umano e all'indifferenza per l'altro, è la pura verità, che è comunque difficile da accettare.Almeno per me.
Mi sa che devo aprire maggiormente gli occhi, perchè di imparare non si finisce mai.
Un grande abbraccio.
A presto ritrovarci.
Marianna

marianna

Carissima Eliane, il mondo difficilmente cambierà.
Io sono del parere di fare ciascuno di noi la sua piccola parte di bene, se ci riesce. E basta.
Altro non si può.
Naturalmente non ci si deve mai stancare di denunciare certe nefandezze.
Un abbraccio affettuoso e bacioni.
Marianna

dragor

Ho l'impressione di rivedere un vecchio film. Per anni, in Burundi, ho visto i preti praticare il divisionismo e sobillare gli Hutu. Il presidente Baghaza ha cercato di mandarli via, ma ha fatto la fine del mwami Muzinga e al suo posto hanno messo il più accomodante Pierre Buyoya, che in ogni caso ha fatto il possibile per convincerli a cambiare politica. Io stesso ho scritto una lettera per conto del governo. Ma i preti hanno tirato diritto come rulli compressori e nel 1988 è scoppiato il massacro che fra l'altro è costato la vita a mia moglie.
Adesso la storia si ripete. Sono anni che denuncio le attività dei missionari di Bukavu, ma credi che questo arresto cambierà qualcosa? Nemmeno per sogno. Per la chiesa l'"errore" è in realtà un disegno preordinato. Continuano per la loro strada, sicuri che la costanza finirà per pagare. Ci saranno altri massacri e ovviamente la colpa sarà delle vittime.

A presto, buona giornata

dragor (journal intime)

marianna

E' triste e terribile ad un tempo pensare ad un agire senza scrupoli di tale natura da parte di uomini la cui missione dovrebbe essere ben altro.
Tu non immagini quanto soffro a vedere cadere alcune certezze, costruite negli anni, però non si possono chiudere gli occhi dinanzi alla realtà.
Provo indignazione e disgusto.
Stamane ho letto su Misna che i superiori non si pronunciano su quanto hanno appreso dai giornali.
Io dico che sarebbe ora di smetterla con certa omertà.
Basta!!
Un abbraccio.
A dopo.
Marianna

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