Si è conclusa circa un mese fa la campagna per il disarmo volontario dei civili,lanciata dal Governo del Burundi.
L'esecutivo aveva infatti invitato i cittadini a consegnare spontaneamente le armi in loro possesso in vista dell'entrata in vigore di una legge nuova ,che persegue penalmente chi detiene illegalmente armi.
Secondo il Governo l'operazione può ritenersi un autentico successo perchè ,in base ai dati forniti, sono stati raccolti 1253 fucili e oltre 5 mila granate, nonché 126 bombe,18 mine e migliaia di munizioni.
Il progetto governativo prevede che tutte le armi raccolte vengano distrutte a Mudubugu, nella provincia nord-occidentale della Bubanza, in osservanza del protocollo di Nairobi per la prevenzione, la riduzione e il controllo di armi leggere.
Secondo la Commissione nazionale per il disarmo, le armi consegnate a partire dal 2007 sarebbero circa 70-80mila.
Le autorità locali hanno incentivato la popolazione, offrendo in cambio biciclette, sacchi di cemento, telefonini o abbigliamento.
Io dico che, visto il momento difficile che l'Africa tutta sta attraversando, forse sarebbe stato preferibile distribuire magari dei generi alimentari.
E ancora:quanto attendibili sono le fonti governative in merito alle cifre relative al numero delle armi consegnate?
Lo dico perchè, ad un anno dalle prossime elezioni, qualcuno parla di risveglio dei "vecchi demoni".
Accanto al partito politico del presidente in carica,Pierre Nkurunziza,il CNDD-FDD(Consiglio nazionale per la difesa della democrazia-Forze per la difesa della democrazia), ben agguerrito a non cedere il suo di potere, ci sono i partiti dell'opposizione come il Frodebu, a maggioranza hutu e l'Uprona, a maggioranza tutsi, che sicuramente daranno battaglia.
E non sarà certamente solo una battaglia verbale.
A cura di Marianna Micheluzzi(Ukundimana)
Vedo dalla foto del centro di Buja che le piante degli anni '80 sono quasi del tutto scomparse, le automobili, invece, aumentate.
Tesea
Scritto da: Tesea | 30/11/09 a 21:41
Succede ,carissima!
Lo vogliamo chiamare progresso?
Un bacio di buona notte.
Marianna
Scritto da: marianna | 30/11/09 a 22:17
Grazie per la foto della mia vecchia Bujumbura. Il Burundi sta cercando faticosamente di superare le divisioni etniche, ma sarà difficile che riesca a percorrere la strada del Rwanda. Tutsi o Hutu, la maggioranza dei cittadini non riesce a concepire un governo che non sia etnico. Fra il Frodebu e l'Uprona, il CODD rischia di rimanere stritolato
Buon mattino, a presto
Scritto da: dragor | 01/12/09 a 08:02