Quella che sto per raccontare è una storia vera.Realmente accaduta e appena conclusasi tristemente qualche giorno fa in un paese della Gallura(Nord-est della Sardegna), avamposto benestante della "famosa" Costa Smeralda.
La racconto semplicemente per consentire una piccola riflessione sulla norma-Maroni relativa allo status di irregolare.
Al di là di quelle che possono essere eventuali polemiche di natura politica a me personalmente sta a cuore il caso umano di Said Fenan. Perciò voglio parlarne.
Sono certa che nella nostra Italia di "Said" in giro, con tutto il carico dei loro problemi, ce ne sono purtroppo parecchi.Solo che noi non li vediamo o meglio non vogliamo vederli.
Uomini e donne senza volta volto cui è negata perfino l'umana comprensione.
Ma torniamo alla nostra "storia".
Said Fenan era un giovane marocchino di 39 anni. Come fosse giunto sulle coste settentrionali della Sardegna io non lo so e non m'interessa neanche saperlo.Sta di fatto che era qui ,tra noi ,nel Paese di "Italiani ..brava gente".
Probabilmente,aiutato da altri suoi connazionali, trova subito anche lui il modo di sbarcare il lunario facendo l'ambulante. E specie nei mesi estivi, macina chilometri, sotto un sole implacabile, sulle spiagge della mitica Costa Smeralda.
D'inverno invece, va in giro per città e paesi limitrofi e s'adopera, come può ,a vendere la sua mercanzia taroccata nelle piazze, nei mercati o fuori dai centri commerciali.
Non ha casa.E trova una soluzione al suo problema occupando una roulotte abbandonata, in quella che potrebbe definirsi una specie di baraccopoli, poco distante da alcune ville faraoniche.
Ville costruite di recente per ostentare una ricchezza di breve data,a ridosso dell'ingresso della Costa Smeralda. Condivide l'abitazione con un giovane tedesco senza fissa dimora, conosciuto per caso.
Un bel giorno però Said si ammala. Ogni tanto gli capita. Il male gli tormenta la gola.
Prima della norma che impedisce ai medici di assistere i clandestini,Said sarebbe normalmente andato in ospedale o almeno da un dottore.Lo aveva già fatto in passato. Ma ora no.Egli ha paura. Teme l'inevitabile.Cioè di essere denunciato, espulso e di dover fare ritorno forzosamente al suo Paese.
Così ,giorno dopo giorno, il suo male progredisce e Said, quando ormai le ultime forze lo hanno abbandonato quasi del tutto e non si regge più neanche in piedi, si lascia morire in silenzio, senza disturbare, sul suo giaciglio in quella specie di ghetto, dove sosta la roulotte.
Lo trova, senza conoscenza, una sera, il tedesco. Ma non c'è più niente da fare.La corsa in ambulanza verso l'ospedale è vana.
Said è morto.....perché privo di "regolare permesso di soggiorno" come recita la norma.
A cura di Marianna Micheluzzi(Ukundimana)
E' una storia terribile, pero' forse Said è stato troppo pessimista. Mi risulta che in Italia molti medici curino i clandestini infischiandosi della legge e guardandosi bene dal denunciarli (come in Francia molti cittadini li ospitano sfidando la punizione prevista dalla legge). Qualcuno avrebbe dovuto informarlo. Il tedesco, per cominciare, avrebbe dovuto chiamare l'ambulanza quando il suo amico era ancora vivo. Mi sembra impossibile che una persona possa morire cosi'.
Buon lunedi', a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 28/09/09 a 08:30
Purtroppo è vera la storia e risale al 24 settembre, cioè quattro giorni fa.
Ora Said riposa in una fossa comune nel cimitero del paese(Arzachena) a pochi chilometri da Porto Cervo.
E magari i suoi in Marocco non sapranno nemmeno che è morto.
La cosa strana è che qui in Sardegna verso gli immigrati in generale si ha un atteggiamento di accoglienza e di condivisione rispetto alle città del Nord d'Italia.
Dispiace terribilmente che sia potuto accadere.
Sono convinta che la pensano così anche gli abitanti di Arzachena che non sapevano ed hanno saputo poi.
Inoltre io direi che persone come Said hanno anche una propria dignità.
Cosa avrebbe dovuto fare?
Elemosinare la carità della gente per farsi aiutare?
Siamo noi che dobbiamo guardare invece ed imparare a vedere.
Questo è quel supplemento di umanità necessario per essere "persona".
Grazie,Dragor.
Buon inizio di settimana.
Un abbraccio affettuoso come sempre.
Marianna
Scritto da: marianna | 28/09/09 a 08:44
Questa storia é terribile, mi ha fatto piangere, Dragor ha ragione, il tedesco avrebbe dovuto aiutarlo nonobstante la legge, nessun non deve lasciare morire nessun.Che vuole dire la carità in Italia il paese catolico per eccellenza ? Sono triste Marianna. Un bacio
Scritto da: Eliane Micheluzzi | 28/09/09 a 10:04
L'obbligo di denuncia dell'immigrato privo di permesso di soggiorno è caduto; ma il nostro amico non lo sapeva. forse la sua morte non è venuta in vano: cose del genere, sono ancora in grado di scuotere le coscienze.
Scritto da: Andrea | 28/09/09 a 18:09
Un altro morto.
Morto come tutti gli altri perchè era arrivata la sua ora o perchè aveva completaroilsuo Dharma, perchè la Muerte l'aveva toccato sulla spalla sinistra, perchè Allah il Misericordioso voleva liberarlo da una vita così disperata.
Il suo tempo era esaurito.
Stop.
x Eliane
Io sono del Sud ed ho un ricordo chiaro della mia terra dove i riti erano precristiani.
Ammantati con la coltre di un Santo, come nella Santèria o nel Vudù, ma erano riti pagani.
Poi, è arrivata una religione di Stato, poco dopo l'annessione, ed anche noi siam diventati razzisti.
Noi che mai avevamo distinto tra un Saracino ed un Manfredi (due cognomi campani).
Non è possibile che il sistema etico della religione di Gesù contenga un "defekt"?
I Cristiani Europei si sono distinti per le Crociate, lo Schiavismo, l'oppio in Cina, gli Indoamericani spariti, due atomiche, pulizie etniche e piantagioni grandi quanto stati.
Cosa c'è di "sbagliato" nei Cattolici italiani, visto che sono sostanzialmente d'accordo con questo Governo?
Cosa faceva la Santa Sede verso una palese questione umanitaria, mentre l'ONU ce ne cantava di tutti i colori?
Porgere l'altra guancia per poi santificare i martiri è un'etica "di facciata" impeccabile, se poi, nel back office, si tratta con la Lega il Concordato dell'Italia Federale.
(leggi qui http://minimamoralia.blog.lastampa.it/minima_moralia/2009/08/federalismo-e-chiesa.html )
Ciao
Scritto da: demata | 28/09/09 a 18:16
Grazie, cari Eliane, Andrea e demata, per i vostri commenti sempre graditissimi e arricchenti.
Non sapevo che fosse decaduto l'obbligo di denuncia per l'immigrato privo di permesso di soggiorno.
Anche la beffa per il povero Said!
Ma forse, come dice Andrea, la sua morte non sarà stata inutile.
Non so.
Io sono molto triste come Eliane.
Un abbraccio a tutti.
Marianna
Scritto da: marianna | 28/09/09 a 23:29
Ciao Marianna, grazie di averci fatto conoscere questa terribile storia.
E' indegna di un paese che si dice democratico.
Se mi permetti, vorrei pubblicarla anche sul mio blog, ovviamente indicando in te l'autrice.
Saluti e buon lavoro, continua così.
Stefano.
Scritto da: Stefano | 30/09/09 a 16:30
Caro Stefano, grazie per i tuoi apprezzamenti, che mi fanno piacere.Pubblica tranquillamente il post.
Non ci sono problemi.
Un saluto caro.
A presto.
Marianna
Scritto da: marianna | 30/09/09 a 18:47
ciao ci sono in mezzo io per aver fato entrare un ragazzo per un paio d'ore in casa e adesso mi trovo nel problema perche non aveva il soggiorno ma solo il foglio di richiesta di asilo politico
Scritto da: mariangela | 01/10/09 a 02:46
Purtroppo è una realtà che gli immigrati irregolare vivono. Chissa quanti ci sono ancora! Hanno paura, anche se alcuni medici vorebbero aiutarli. Grazie Marianna per aver pubblicato questa storia, sperando in una situazione migliore per loro.
Scritto da: Marie-Ange | 01/10/09 a 12:24
Grazie a te,cara Marie- Ange, per aver condiviso il mio dolore.
Perché questa bruttissima storia, come dici tu, non è la sola.
E chi vorrebbe fare diversamente, avere governanti e leggi diverse,diciamo umane, è solo come quella famosa voce nel deserto, che grida e nessuno l'ascolta.
Ti abbraccio.E torna se vuoi.
Marianna
Scritto da: marianna | 01/10/09 a 13:08