E' terminato nel corso della giornata di ieri, a Nairobi, un incontro di Organizzazioni internazionali e regionali, funzionale a riportare una certa sicurezza in Somalia.
Rappresentanti dell'Unione Africana(UA), dell'Unione Europea (UE) e dell'Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo(IGAD) hanno tutti concordato sull'imprescindibilità di di sostenere le istituzioni, costituite dagli organismi dell'attuale Governo di transizione,per fermare l'offensiva dei ribelli.
La Somalia rappresenta al tempo stesso una "spina nel fianco"(vedi appunto la frenetica attività di pirateria) nel contesto dei Paesi del Corno d'Africa nonché una vittima sacrificale per devastazioni, morti e fughe precipitose degli abitanti delle sue città.
Come è accaduto,ad esempio, per l'ennesima volta alla periferia di Mogadiscio i giorni scorsi.
La situazione insostenibile dei campi-profughi fuori del Paese e la siccità che continua a tormentare la regione tutta non danno tregua né a persone, né ai pochi animali che la gente, quale prezioso tesoro, è riuscita a stento a salvare.
Nel corso dell'incontro di Nairobi quello che principalmente ci ha tenuto a precisare il rappresentante dell'Unione Africana per la Somalia è stato il riconoscimento e il sostegno di tutta la comunità internazionale per il nuovo Governo di transizione.
Parole chiare, motivate forse anche dal desiderio e dall'orgoglio di porre fine ad una interminabile storia incresciosa per la gente somala.
L'unico risultato raggiunto, a tarda sera ,però è stato quello che il Ministero degli Esteri francese invierà a breve 500 uomini a Gibuti,altro inferno a cielo aperto, per un addestramento militare allo scopo di rinfoltire il contingente armato,che dovrà contrastare l'operato dei ribelli islamici.
Intanto, nel baillame generale, ancora non si sa ,con esattezza, niente o quasi niente dei due consiglieri del Governo di Parigi, rapiti giorni fa.
Insomma come prima...peggio di prima.
I francesi manderanno gli istruttori reduci del Rwanda? In Somalia si troverebbero benissimo.
Che pena, Marianna.
luigi
Scritto da: gobettiano | 17/07/09 a 18:06
Purtroppo, caro Luigi, si nota che i rimedi spesso e volentieri, in Africa ma non solo sono peggiori del male stesso.
Grazie.
Un abbraccio affettuoso e buona serata.
Marianna
Scritto da: marianna | 17/07/09 a 21:38