MARIO CALABRESI / “LA FORTUNA NON ESISTE”/ MONDADORI EDITORE(2009)
“Non importa quante volte cadi.Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi”.Queste le parole pronunciate da uno dei tanti personaggi intervistati in questo libro da Mario Calabresi, oggi giovanissimo direttore de La Stampa, all’epoca inviato speciale di Repubblica negli USA per seguire la campagna elettorale di Barack Obama.
Come si esce da una crisi? Come si supera una perdita, un insuccesso o un fallimento?
C’è chi ha avuto la forza di rimettersi in piedi dopo che l’azienda in cui lavorava ha chiuso.Chi ha rifiutato di arrendersi dopo che la recessione lo aveva costretto a vendere la casa in cui viveva e a partire per chissà dove. Chi ha ritrovato la forza di andare avanti dopo che un lutto sembrava avergli tolto ogni ragione per vivere.
Due anni in viaggio attraverso l’America, trentasei Stati attraversati , l’elezione presidenziale più emozionante che si ricordi e tante vite di gente comune con cui confrontarsi.
La domanda centrale che però Calabresi si pone ad ogni incontro è: che cosa c’è nel cuore di chi cade e trova la forza di rialzarsi? Qual è il segreto di una nazione e della sua gente, capace da sempre di reinventarsi da zero?
Un libro che si fa leggere tutto d’un fiato dalla prima all’ultima pagina, perché è una storia fatta di storie vere, di gente che comunque, nonostante la gravità di una situazione, che negli USA ha per davvero travolto milioni di persone, si mostra capace di nascere una seconda volta. E non è poco.
Un libro che infonde fiducia e speranza nelle capacità dell’uomo, che sottolinea l’importanza del credere in certi valori. Nonostante tutto intorno parrebbe sconfessarlo.
“TERRA MADRE “ / ERMANNO OLMI / ITALIA (2009)
Dopo il bellissimo “Centochiodi”, quel grande maestro del cinema italiano, che è Ermanno Olmi, ha realizzato, con il talento che tutti gli riconosciamo, uno splendido documentario, che è appunto “Terra madre”, presentato quest’anno in anteprima, a febbraio, anche al Festival del cinema di Berlino.Inutile precisare che gli apprezzamenti della critica ma anche del pubblico, nel corso della proiezione ,sono stati notevoli.
Si tratta, lo diciamo subito, di un documentario politicamente impegnato, che tiene ben presente la politica di Slow Food(Torino), il meeting internazionale, ormai da anni creatura di Carlin Petrini.
Cuore del discorso è:ritornare alla natura e ad una produzione alimentare decisamente sostenibile.
Proprio partendo da alcune interviste ai partecipanti al convegno torinese, Olmi ci squaterna il positivo e il negativo di certe situazioni legate al mondo dell’agricoltura e ci mette in condizione di comprendere anche ciò che abilmente si cela dietro certe scelte di politiche agricole dei singoli Stati.
Come ,ad esempio, le sementi geneticamente modificate, i famosi Ogm, che in India hanno solo costretto i contadini locali ad indebitarsi fortemente. E null’altro.
Di contro invece viene presentata l’esperienza di un modesto artigiano italiano, che invece ha vissuto e continua a vivere solo dei prodotti del suo orto.
Il messaggio?
Vivere più semplicemente e con meno. Ritrovare tutti una possibile alleanza con la natura.Per tentare anche noi di uscire dignitosamente dalla crisi di un mondo probabilmente molto “malato”.
KHALED / LIBERTE’ / (2009,WRASSE RECORDS)
Il nuovo album di Khaled , acclamato re del rai, punta soprattutto sulle estensioni e sulle capacità vocali di questo senza dubbio geniale artista.
Importante, ad esempio, è all’inizio delle varie tracce la reintroduzione, questo per stile e per delicatezza della voce, tanto che la si può un po’ paragonare alla classica ouverture.
Molto interessante anche e sopratutto l’utilizzo di strumenti tradizionali come il gumbry, il flauto ney e il guellal, per sottolineare appunto il carattere essenzialmente acustico delle interpretazioni.
La “libertà”, che dà il titolo all’album, consiste poi nella scelta di brani che non sono solo nello stile rai ma mixano abilmente il rai africano con i violini mediorientali.
Risultato? Ottimo prodotto.
A cura di Marianna Micheluzzi
Leggiamo, guardiamo e ascoltiamo!
Teniamoci aggiornati e in sintonia con il mondo che cambia: ogni minuto non sarà mai uguale a quello precedente.
Panta rei, si sa.
Tesea
Scritto da: Tesea | 20/07/09 a 20:41
Di Ermanno Olmi ho visto lo splendido Albero degli Zoccoli. Non ho letto il libro di Calabresi, pero' dopo le cadute mi sono rialzato lo stesso. Il segreto? Essere vivo. Solo i morti non si rialzano.
Buona serata, a
presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/07/09 a 18:53
O.T. Marianna passa da me quando puoi...ti ho invitata a un "giochino"!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 21/07/09 a 23:48
Bellissimo trittico Marianna. Mi manca solo di ascoltare Khaled. Di Calabresi mi piace il modo con cui racconta l'america. E' fedele. Infatti l'America si rialzerà. Del documentario di Olmi non posso che dire bene. Temo che il suo auspicio sia un tantino troppo ottimistico, Ma la battaglia per la natura e la sostenibilità va combattuta senza esitazione alcuna.
luigi
Scritto da: gobettiano | 23/07/09 a 18:19
Ciao Marianna,tutto bene lì a Olbia?
Scritto da: Osman | 24/07/09 a 14:17
Ciao, Marianna.
Passo per un saluto ed un abbraccio.
Elena
Scritto da: zia elena | 28/07/09 a 15:43