E' notizia di poche ore fa quella della cattura,ieri, al largo della Somalia, di un'imbarcazione con a bordo 29 pirati somali.
L'operazione è stata effettuata dalla Marina militare russa, che pattuglia le acque del golfo di Aden e del mar Rosso per proteggere, come stanno facendo anche altre nazioni, le rotte navali dagli eventuali assalti.
Sul battello sono stati trovati kalashnikov, pistole e materiale satellitare per le intercettazioni.Lo ha comunicato ufficialmente il ministero della Difesa russo.
Intanto gli ostaggi del Buccaneer, il rimorchiatore italiano nelle mani dei pirati somali da tre settimane, sono ancora prigionieri.Si tratta di 16 persone,di cui 10 italiani.
Le loro condizioni fisiche e morali ovviamente non sono delle migliori ma il nostro ministero degli Esteri continua ad essere del parere di evitare blitz di tipo militare per non mettere a repentaglio l'incolumità degli uomini.
Dovrebbe invece partire a giorni per la Somalia l'inviato speciale per le emergenze umanitarie, Margherita Boniver, che al momento è ancora in Italia.
Che tipo di valutazione fare della nostra politica estera in circostanze drammatiche come queste?
Non è una domanda peregrina.
In qualche rara telefonata ricevuta dai familiari degli ostaggi,i prigionieri chiedono di "fare presto" e il tono della voce è di chi è terrorizzato dall'esperienza che sta vivendo.
In realtà si continua a sapere molto poco su cosa c'è dietro questi attacchi di pirati. Proprio in considerazione del fornitissimo equipaggiamento di cui sono dotate le imbarcazioni finora catturate.
E poi c'è da dire che, nonostante alcuni tentativi andati a buon fine(vedi USA e Francia),gli attacchi alle navi straniere si sono intensificati.
E convince molto poco anche la spiegazione che i pirati agirebbero quali novelli Sandokan in lotta contro le ingiustizie imperialiste.
E' quello che dichiara Gheddafi, attuale presidente dell'Unione Africana, il quale parla addirittura di combattenti contro i colonialisti.
Infine, se si vuole dare uno sguardo alle cifre, c'è da sottolineare che nel solo 2008 gli ostaggi hanno fruttato ai pirati, per difetto, 100 milioni di euro. E che attualmente, nelle loro mani, si trovano non meno di trecento persone.
La preoccupazione generale intanto è in crescita esponenziale sia per chi si avventura in quelle acque, spesso per motivi di lavoro, sia per le persone attualmente tenute in ostaggio e non ancora rilasciate.
A cura di Marianna Micheluzzi(Ukundimana)
Che cosa fare? Come si è sempre fatto. Sparare una buona bordata e colarli a picco, mille sabords! (Come diceva il capitano Haddock, quello di Tintin). E anche togliere di mezzo quel bachi-bouzouk di Gheddafi.
Il sito della Stampa è fuori uso.
Buon pomeriggio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 29/04/09 a 16:45
come abbiamo stroncato i sequestri in Italia? smettendo di pagare e iniziando a prendere sul serio provvedimenti repressivi. e forse questo vorrà dire organizzare incursioni a terra per distruggere le loro basi logistiche. e certamente andare a caccia dei soldi...
Scritto da: morez | 29/04/09 a 18:24
Effettivamente credo che sia da escludere la tavola rotonda come mezzo dissuasivo con i pirati somali.. Ciao!
Scritto da: piras | 29/04/09 a 19:32
forse bisognerebbe dotare le navi di cannoni come avevano una volta e sparare...
Scritto da: Sonia | 30/04/09 a 09:03
anche la politica estera italiana è frutto del ns modo di concepire: mai prevenire.Se messi alle strette, bypassare. Mai
affrontare per risolvere.Alle prime avvisaglie saremmo dovuti intervenire facendo uso dell'alta tecnologia esistente.Ma la Farnesina ha altro cui pensare.Loro cogitano a ben altro livello. E poi mandano la Boniver all'insegna del volemmosebbene.Tanto,i pirati non esistono. Sono creature di Salgari.
Scritto da: ernesto | 01/05/09 a 08:03
Sparare per colarli a picco e farli annegare. I sopravvissuti impiccarli "al pennone piu' alto" come si faceva una volta. A meno di pensare ad una mediazione internazionale, con la partecipazione di Amnesty, della Caritas, di Sant'Egidio....
Scritto da: gian49 | 02/05/09 a 17:23
tutto il potere ai pirati e che le compagnie paghino e in fretta
the bucaneer
Scritto da: mario | 03/05/09 a 10:20
Gheddafi "The Great"
Scritto da: mario | 03/05/09 a 10:22
La pirateria non e' altro che uno dei tanti mzzi attraverso cui un gruppo di persone fa violenza ad un altro. Banchieri, intrallazzatori, politici, cordate finanziarie, costruttori con la sabbia, speculatori, collusi in parlamento, sono la stessa identica masnada di bucanieri, con l'unica differenza che il loro kalashnikov sono il ddl, il porta a porta, il libero, la telefonata all'"amico" compiacente.
Uccidono cosi', sequestrano le nazioni degli imbecilli lobotomizzati davanti al GF.
Anche per loro il pennone piu' alto?
Scritto da: alfonso | 03/05/09 a 17:18
Forse il pennone piu' alto e' troppo poco per tutti questi faccendieri che decisamente fanno piu' danni dei pirati, che alla lunga si rivelano una banda di sprovveduti visto che appena arriva una nave da guerra si fanno arrestare a decine quasi senza combattere e che fino adesso non hanno mai ucciso nessuno a differenza di USA e Francia! sipotrebbe reintrodurre una pratica ottomana: l'impalatura (per gli intrallazzatori e i persuasori)
Scritto da: mario | 04/05/09 a 06:17
Mario & Alfonso: bravi col vostro solito giustificazionismo pirla postsessantottino e con il vedere da un'altra parte tutti i mali del mondo! Cosi' i pirati somali saranno contenti, altri li imiteranno e gente come voi li trovera' tanto, tanto folkloristici ed inoffensivi...
Scritto da: gian49 | 05/05/09 a 00:31
Contro i pirati non c'è nulla da fare.
Operano in acque internazionali, le loro imbarcazioni non sono registrate, loro stessi sono tecnicamente apolidi (il Puntland non esiste).
Non è possibile intervenire presso i "ricettatori" dato che non razziano merci ma chiedono riscatti cash.
Non è possibile indebolirli militarmente dato che le loro attrezzature sono minime: un barchino, 5-6 kalashnikow, un paio di bazooka.
Non è facile individuarli perchè da quelle parti anche i pescatori girano armati.
E'impossibile ottenere laloro fiducia, dopo che gli aiuti per lo tsunami sono andati tutti in Sri Lanka, mentre interi villagi africani piangevano i morti in mare.
Resta solo l'impiccagione sul posto, antica sanzione dei marinai.
Perdonatemi l'amaro sarcasmo, ma non ci resta altro da fare.
Era una follia passare dalle colonie agli stati liberamente eletti, lasciando gli Africani in balia dell'avidità di alcuni di loro e della corruttela di alcuni di noi.
Gli Inglesi l'avevano detto, nessuno li ha ascoltati; come in Palestina.
Adesso non resta altro che prenderci le nostre indecenti ed immorali responsabilità.
Ciao.
Scritto da: demata | 05/05/09 a 19:26
Condivido ogni parola!
Sopratutto il discorso storico.I secoli di dipendenza.
Era impossibile pensare di poter dare il via alla creazione di autentici Stati democratici, dall'oggi al domani,specie dopo anni di colonialismo.Considerando poi di che "pasta" è fatto l'uomo.
Perchè il nostro Mezzogiorno d'Italia non vive forse situazioni analoghe politicamente, anche se un po' meno drammatiche di quelle dei Paesi africani, più o meno per le stesse ragioni?
Il clientelismo e la sudditanza nei confronti del politico di turno, la corruzione endemica, che cosa sono?
Perchè mafia, camorra e n'drangheta a sud allignano tranquillamente?
Una riflessione in tal senso per tutti i SUD del mondo è d'obbligo.
Buona serata!
A presto. Marianna.
Scritto da: marianna | 05/05/09 a 21:13
Continuamo ad essere i più belli, i più bravi e i più intelligenti.Anzichè continuare a fare ginnastiche mentali sarebbe cosa buona e giusta pensare anche alle famiglie dei marinai del rimorchiatore Buccaneer. Abbiamo superato ogni limite della sopportazione.Gli strumenti per prevenire certe scorribande esistono.Se vi sentite veri uomini agite e debellate questo manipolo di delinquenti.fatte si che tutti questi atti criminali vengano a cessare.
Scritto da: Cucchi Lorenzo | 05/05/09 a 23:07
Inutile guardare indietro o da un'altra parte. Li' ci sono i pirati, li' bisogna combatterli. Con che armi lo decidano i nostri smidollati governanti. Io, l'ho gia' detto, li colerei a picco ed i sopravvissuti li impiccherei, senza tante storie. Oggi non si puo' piu'? Oggi trionfano, almeno sulla carta e quasi sempre per i delinquenti e gli scassacazzi, i diritti dell'uomo? E allora richiudiamoci tutti in casa, sperando che qualche sociologo progressista, qualche prete o sindacalista o "volontario" di una ONG ci dia una soluzione ...
Scritto da: gian49 | 06/05/09 a 01:30
Carissimo Lorenzo, sono perfettamente concorde con te.
Possibile che fino ad oggi non si pensi a risolvere concretamente il problema della detenzione degli ostaggi italiani?
Ma stiamo davvero scherzando?
Non vogliamo alzare troppo i toni nell'affrontare l'argomento ma mi pare più che molto doveroso nei confronti delle famiglie dei marittimi far capire che, anche da parte dell'opinione pubblica, si è persa la pazienza
E questo indipendentemente dal fatto che nave e uomini siano italiani.
Io sarei dello stesso parere per qualunque altra nazione si trovasse coinvolta.
Dall'11 aprile hanno avuto al Governo tutto il tempo per pensare alle modalità di trattative.
Non credi?
A presto.Marianna
Scritto da: marianna | 06/05/09 a 07:55
Ciao Marianna,
complimenti per il post. Che tu sappia, l'attuale immobilità dei traffici su mare della Cina dipende da problemi di pirateria o da altro ?
Scritto da: piras | 06/05/09 a 08:20
se va va la Margherita Boniver .....God my help the crew of the Buccaneer,
Scritto da: Marco de Bortolis | 07/05/09 a 19:46
i pirati si sa dove vivono(porto di Eye).
Il mondo occidentale non so perchè è impotente.(solo le navi della forza internazionale sarebbero in grado di conquistare un continente)
allora chiediamo agli isdraeliani di occuparsene
Scritto da: marco | 15/01/10 a 18:23