Ironizzando sul nome della strada di Pianura, comune a qualche chilometro da Napoli,dove degli immigrati, molti immigrati dell'Africa subsahariana occupano un palazzo fatiscente( dal quale devono tra l'altro sgomberare), si potrebbe tranquillamente dire che per essi non c'è "avvenire" qui da noi.
E in una Italia ridotta com'è la nostra, in un meridione ricco solo di mille problemi insoluti, in una Napoli che è appena il fantasma di quella che un tempo si definiva capitale culturale del Sud, non saremmo poi così lontani dalla verità.
Ebbene non bastava l'assassinio del giovane burkinabé a Milano, i troppi morti di Castel Volturno quando ecco ieri mattina nuovi pestaggi a Pianura.
Causa? Alcuni abitanti della zona(donne sopratutto, simili a scatenate "erinni") non volevano che gli immigrati rientrassero nelle loro",si fa per dire", abitazioni ed hanno cominciato ad urlare contro di "andarsene".
C'era stato infatti un corteo organizzato dagli extra -comunitari, sempre nella mattinata,per denunciare il razzismo latente o palese di cui spesso sono fatti oggetto.
Come vanno queste cose si sa.La folla, emotivamente surriscaldata ,finisce con il non controllarsi più. Il risultato è stato quello di un giovane giornalista di un quotidiano napoletano malmenato e di un ragazzo africano, con regolare permesso di soggiorno, pestato nella calca e finito in terra e fortunatamente messo poi in salvo da un carabiniere.
Si è saputo in seguito che Kasmir, questo è il suo nome, ha problemi di salute e si sottopone infatti periodicamente a dialisi.Nel momento in cui è stato sopraffatto dalla folla imbestialita stava recandosi appunto in ospedale.
Come Kasmir molti altri giovani africani, che occupano quegli stessi alloggi, sono dotati di permesso di soggiorno ed un buon numero ha addirittura lo stato di rifugiato politico.Stato che sappiamo quanto in Italia abbia poco valore per quel che concerne l'applicazione della legge.
Il nodo della questione, come per tutti gli altri numerosi episodi d'intolleranza, gravi o meno gravi,al di là dell'ovvia e superficiale considerazione che purtroppo si tratta di una squallida guerra tra poveri, è individuare il nome dei mandanti.
Perchè? Perchè basta. E' ora di smetterla. A Pianura, da un po' di tempo a questa parte, si sta comunque esagerando.
Un clima del genere non può che peggiorare.E non sappiamo(anche se con un piccolo sforzo potremmo) con quali conseguenze.Per tutti.
Tanto che la comunità africana è arrivata a confessare apertamente di aver paura di recarsi persino al supermercato per fare la spesa.
Dov'è finita, anche se siamo in periferia, la Napoli dell'accoglienza?
A CURA DI MARIANNA MICHELUZZI
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