Ennesima tragedia del mare. Questa la frase di rito con cui solitamente si aprono i notiziari che parlano degli immigrati, che muoiono per aver fatto naufragio, nel nostro Mediterraneo.
E, solo ieri, per l'appunto si è avuta notizia di un numero imprecisato di migranti,la cui imbarcazione è affondata tra sabato e domenica al largo di Malta.
Alcuni corpi in mare erano stati avvistati già da lunedì scorso da una nave francese, che però non era riuscita ad avvicinarsi per le avverse condizioni metereologiche. Si tratta di un mare che, quando la tempesta infuria, per via delle correnti, non dà scampo a nessuno.Si tratti di piccole o di grandi imbarcazioni. E di operazioni di soccorso neanche a parlarne.
Un elicottero maltese ieri,sorvolando la zona del naufragio, ha confermato la presenza di corpi in mare.
I cadaveri recuperati al momento sono oltre una decina ma il numero è destinato a salire. Inoltre non è affatto chiaro quante fossero le imbarcazioni.Potrebbe trattarsi di più di una e,secondo indiscrezioni piuttosto attendibili, sarebbero barconi provenienti dalla Libia.
Nel mentre le ricerche erano polarizzate ieri per il recupero dei cadaveri,un altro barcone con 65 migranti a bordo, tra cui 13 donne a bordo, è stato soccorso 40 miglia a sud di Lampedusa e condotto al porto dell'isola.
E lì sono stati prestati i primi soccorsi.
"Medici senza Frontiere", presente in loco con il suo personale, ha denunciato e continua a denunciare, nel silenzio più assoluto delle parti in causa, eventualmente responsabili, l'elevato numero di morti in seguito a naufragi proprio nel Canale di Sicilia, uno dei tratti di mare più pericoloso del Mediterraneo.
Statistiche ignorate, silenzio assoluto, nessuna risposta.
Quel poco di accoglienza che si fa e si può fare,dato il contesto territoriale, è quasi sempre dovuta, al 99%, alla buona volontà e disponibilità della popolazione locale, di quelli che non hanno ancora dimenticato cosa significhi "avere bisogno dell'altro".
Nei fatti talora può anche accadere che non sia sempre così. Vedi infatti le giuste proteste di qualche mese fa del "primo cittadino" di Lampedusa nei confronti delle autorità competenti.
Insomma il problema è molto complesso, dura da troppo tempo, il numero delle vittime continua giornalmente a salire, i giornali danno ormai rilievo alla cosa fino ad un certo punto e in materia di "diritto" si naviga, è proprio il caso di dirlo, a vista.
Più grave di tutto però, per me, restano le nostre coscienze anestetizzate.Basta per piacere con le ipocrisie.Gli immigrati, nei tempi lunghi o brevi che siano, sono comunque destinati a divenire i "nuovi italiani".
A cura di Marianna Micheluzzi(UKUNDIMANA)
A Portopalo vogliono fare un monumento che ricordi tutti coloro che giacciono in fondo al Mediterraneo, un mare che avrebbe dovuto significare per questa gente un passaggio verso un futuro migliore.
Un caro saluto
Fino
Scritto da: Fino | 25/09/08 a 11:24
Che tristezza, carissimo Fino, quando apprendo di queste notizie!
Il cuore mi si fa piccolo piccolo e la rabbia e lo sdegno montano dentro di me.
Un abbraccio e buon pranzo!
Marianna
Scritto da: marianna | 25/09/08 a 12:47
Buongiorno Marianna. Intanto le bagnarole che partono dalla Libia sono ancora più numerose di prima che Berlusconi regalasse i cinque miliardi a Gheddafi, prova che non bisogna mai cedere ai ricatti. In pratica, a parte impedire la partenza, che cosa si puo' fare? E' virtualmente impossibile pattugliare ogni centimetro quadrato di mare. E fermo restando il dovere di un'accoglienza umana a chi sbarca illegalmente sulle coste dopo avere rischiato di annegare, non si possono certamente aprire le frontiere a chiunque voglia immigrare. Anche se un paese volesse farlo, dovrebbe conformarsi alle direttive europee.
Gli immigrati sono sicuramente destinati a diventare i nuovi italiani, ma quelli immigrati legalmente. Non confondiamoli con gli aspiranti. Se bastasse mettere piede in un paese per avere il diritto a diventare cittadini, l'Europa di colpo avrebbe due o tre miliardi di abitanti.
A presto, buon appetito
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 25/09/08 a 13:04
Purtroppo queste tragedie sono l'effetto di un mondo che vede vergognose disuguaglianze e costringe popoli che vivono in condizioni disumane ad emigrare in cerca di miglior sorte. Purtroppo,convegni a parte, poco viene realizzato per prevenire questa situazione e per invertire questa involuzione culturale e morale.Buon lavoro.
Scritto da: leonardo | 25/09/08 a 13:41
Carissimo Dragor, sai bene che non volevo parlare di immigrati illegali.Vorrei che si facessero leggi giuste nel rispetto di chi sceglie di venire a vivere nel nostro Paese.
Come? E' mestiere del legislatore.
Basta che finisca questo spettacolo triste e indecoroso alle porte di casa nostra!
Di Berlusconi meglio non dire niente. Non merita citazioni neanche in negativo.
Pensa che gli italiani abbiano l'anello al naso. E forse....quel 67/% ce l'ha per davvero.
Buon pranzo.A dopo.
Marianna
Scritto da: marianna | 25/09/08 a 13:48
Carissimo Leonardo, dici bene.
Infastidisce che, dopo articoli di giornale, testimonianze di responsabili ACNUR, convegni di studiosi ed esperti non si giunga mai comunque a trovare una soluzione seria al problema.Nell'ambito ovviamente della legalità.
E i morti ormai, negli anni, ammontano a decine di migliaia.
Buon pomeriggio.A presto.
Marianna
Scritto da: marianna | 25/09/08 a 16:16
Vero! Il despota libico si è fottuto 5 miliardi per niente.
La situazione può però essere risolta tentando di limitare le partenze dalle coste africane. Non c'è altro modo.
luigi
Scritto da: gobettiano | 25/09/08 a 20:52
Carissimo Luigi su Gheddafi non c'è dubbio che è un uomo astuto e ingannevole.
Peronsilvio ha fatto un po' di beneficenza pescando nelle nostre tasche!!
Impedire le partenze secondo me non si può, nè si riesce.
E' qui da noi che bisogna stabilire le famose regole.Regole che tengano conto del rispetto dei diritti umani a 360 gradi.
Cosa che in materia d'immigrati mi pare proprio non esista, che vengano dal mareo dalla terra ferma.
Tu avrai seguito senz'altro le varie inchieste de L'Espresso sui Centri di Accoglienza Temporanea e ti sarai ben reso conto. Non devo perciò dirti niente.
Ti auguro invece un buon proseguimento di serata.
Affettuosamente,Marianna.
Scritto da: marianna | 25/09/08 a 21:36
Accordo anti-clandestini Italia-Libia: risultato previsto e scontato a priori.
Tesea
Scritto da: Teseag | 25/09/08 a 22:12
Concordo completamente con Leonardo.
Per secoli gli Europei hanno sfruttato le risorse dell'intero continente africano infischiandosene della popolazione locale.
Dopo aver "promosso" il sottosviluppo come politica ora ci preoccupiamo perchè "non possiamo diventare 2 miliardi".
Noi consumiamo 100 loro -1.
Noi abbiamo una vita media di oltre 75 anni (le donne di più), sul Delta del Niger la vita media è 45 anni.
Continuiamo a portar via le loro risorse, l'esempio più eclatante è di questi giorni,la Nigeria, un paese di quasi 150 milioni di abitanti che produce quasi 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno (meglio dire produceva, prima degli attacchi del Mend) e in Nigeria la benzina la importano. I 20 milioni di abitanti del Delta non hanno acqua potabile, luce elettrica, fognature, mentre dalle loro terre si estrae "il nostro livello di vita".
Il paese è al 159 posto al mondo per corruzzione, le campagne elettorali dei politici e dei governatori ricevono lauti contributi dalle nostre civili multinazionali del petrolio.
Se poi arrivano da noi...sono troppi e vanno regolamentati.
In un mondo che consente la libera circolazione delle merci (che arrivano da noi!) e non delle persone continueremo a vedere i nostri disperati e depredati fratelli galleggiare morti alle porte di casa. Chi ha il cuore lo vedrà sanguinare tutte le volte. Gli altri... penseranno a come risolvere il problema.
Magari dando tanti soldi a Gheddafi o all'esercito nigeriano o costruendo nuove motovedette per la nostra marina...
Aiutare i paesi africani a svilupparsi e a usare le loro risorse..mai...che ci guadagneremmo.
Usare anche in Africa la Responsabilità Sociale d'Impresa.. mai.
Scritto da: edo | 26/09/08 a 00:13
Non so davvero come sia possibile limitare queste tragedie. Accordi internazionali sarebbero essenziali ma dovrebbero essere autentici, seri, leali. Ogni riferimento all'attualità non è puramente casuale...:(
D'altra parte c'è l'enorme problema delle condizioni di vita in certe parti del mondo, cosa di cui ti occupi benissimo tu in tanti post. Ciascuno dovrebbe essere aiutato nella propria terra. Ma sappiamo che ci sono disastrosi interessi per i quali è meglio che le cose restino così, manca la democrazia, ci sono fame e malattie, c'è analfabetismo.
Questo mondo patisce disarmonie e disequilibri terribili. Marianna cosa ci riserva il futuro?
Grazie, sempre, dei tuoi approfondimenti.
Buona notte
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/09/08 a 00:15
Caro Edo, grazie per un commento che inchioda Italia ed Europa alle sue effettive responsabilità nei confronti dell'Africa.
Buon inizio di giornata e buon lavoro!
Marianna
Scritto da: marianna | 26/09/08 a 06:52
Carissima Irene, buon inizio di giornata!
Proseguiamo nel nostro impegno, per avvicinarci ogni giorno di più alla comprensione di problemi, che sono molto ma molto più grossi di noi.
Anche questi scambi di idee, animati o meno, servono alla "nostra" Africa.Quanto meno per farla conoscere ai cosiddetti"distratti".
Ti abbraccio affettuosamente:Marianna.
Scritto da: marianna | 26/09/08 a 06:56
Hai ragione Marianna.
Infatti l'appuntamento qui mi stimola sempre molto!
Un bacione grande, buona giornata
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/09/08 a 08:20