E' attesa per lunedì,1settembre,alla prima edizione dell'INTERNATIONAL ARTS FESTIVAL, alla CERTOSA di SAN GIACOMO a CAPRI,l'anteprima del pluripremiato film WARCHILD(USA 2008).
L'argomento decisamente coinvolgente è la storia di Emmanuel Jal,la star internazionale del hip hop ed ex-bambino soldato sudanese.
Il lavoro, che è stato diretto da Karim Chrobog,ci conduce, fotogramma dopo fotogramma, nella storia della vita di Emmanuel dal terribile periodo trascorso in Sudan all'esordio sulla scena musicale.
La storia di Emmanuel riflette in realtà la storia della sua terra natìa:tragedia e terrore si mescolano indifferentemente alla speranza e alla voglia di vivere.
Orfano e combattente a sette anni,con un fucile che faceva molta fatica a reggere,costretto a marciare sotto il sole per ore nel deserto e a cercare rifugio in luoghi impervi,un giorno il bambino-soldato viene adottato da una volontaria.
Da quel momento in avanti cambia tutto nell'esistenza di Emmanuel.
Il messaggio del documentario è appunto quello di far comprendere ai più,ai soliti distratti(come li chiamo io), che è possibile per i tanti "Emmanuel " dell'Africa costruirsi un futuro. Per esempio anche attraverso la musica e la giusta "dose" d'amore.
Quello che deve essere chiaro è che,comunque, è possibile rinascere sempre.Anche nelle situazioni più drammatiche.A patto che lo si voglia e che si sappia eventualmente aggrapparsi alla mano che,in quel preciso momento, ci viene tesa.
La mano per Emmanuel è stata quella di Emma McCune.
Dopo la proiezione è previsto un intervento congiunto di Karim e di Emmanuel per rispondere alle domande del pubblico. Ed Emmanuel,ovviamente, darà le sue risposte solo nel suo tipico stile Rap come tutti ci attendiamo da lui.
Occhio al Darfur....perché? Perché lì le cose continuano ad andar male. E noi? Cosa facciamo noi?
A CURA DI MARIANNA MICHELUZZI (UKUNDIMANA)
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Buon giorno Marianna, intervengo su altre cose. Certo saprai che a Venezia sarà proiettato nella versione integrale "La rabbia" di Pasolini.
E' l'Africa la protagonista di questo film-documentario. Pasolini aveva previsto tante cose. Un suo verso suona così:"Africa, ultima speranza".
Buona giornata
Fino
Scritto da: Fino | 27/08/08 a 08:49
Mi piace il messaggio di ottimismo e speranza del post. Anch'io sono convinta che ci sia sempre una soluzione per tutto nella vita: basta saperla trovare.
Tesea
Scritto da: tesea | 27/08/08 a 14:59
Grazie, carissimo Fino, per avermi informato.
Sinceramente non ne sapevo niente.
Ora mi documenterò.
Anch'io sono comunque convinta che il futuro per l'umanità verrà dall'Africa.
Strano a pensarsi ma un Continente che ha tanto sofferto sarà quello dal quale ci verranno lezioni in termini di umanità e generosità.
L'importante è non fermarsi alle apparenze.E qui mi riferisco alle dittature militari,alle politiche nepotistiche,alla fame e alle malattie che occupano sempre e sole le prime pagine dei giornali.
L'Africa è altro.
Sono curiosa di conoscere il punto di vista di Pasolini, lui che, già tanti anni fa, sulla scuola, ad esempio, avea visto benissimo.
Buon pomeriggio e un abbraccio.
Marianna
Scritto da: marianna | 27/08/08 a 15:45
Grazie, cara Tesea, per l'apprezzamento.
Bisogna pensare positivo anche perchè tutt'intorno, quello che quotidianamente osserviamo, ci porterebbe invece alla resa.
E nessuno può e deve permetterselo.
L'Africa e la sua gente, se sappiamo ben guardare, ce lo insegna quotidianamente nei più disparati campi.
Io da loro imparo.E imparo molto. Il coraggio di andare avanti,per esempio, nonostante le mille difficoltà e gli infiniti ostacoli.
Anche quelli che sbarcano sulle nostre coste ce lo insegnano.Perchè lì, da parte loro, occorre mettere in conto che puoi anche rimetterci la vita.
Buon pomeriggio.
Marianna
Scritto da: marianna | 27/08/08 a 15:54
Be', diciamo che in certe circostanze rinascere è un po' difficile. La storia di Emmanuel è più unica che rara. Per uno che va in America e diventa famoso, quanti ce ne sono a languire in un anonimato di miseria e violenza? In Burundi e in Rwanda ho conosciuto dei musicisti eccellenti (e anche i pittori e scultori), ma a parte qualche esibizione neio vari centri culturali i loro orizzonti rimanevano chiusi in una sfera artigianale. E alcuni di questi artisti fanno scomparire certi sedicenti artisti europei che espongono nelle migliori gallerie e sono iperquotati sui cataloghi.
Questo per dire che non basta avere le qualità, occorre anche la fortuna. Forse un giorno il futuro dell'Europa sarà l'Africa, ma adesso, malgrado tutto,credo che il futuro dell'Africa sia l'Europa. Per la maggior parte i casi di autogestione lasciano a desiderare
Buona notte, un abbraccio, a presto sul Burundi
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/08/08 a 22:25
Grazie Dragor,per il tuo intervento esauriente e critico come devono essere i commenti.
Purtroppo ho qualche problema di vista del tipo miodesopsia ovvero impurità del cristallino e il fastidio l'ho avvertito ieri per la prima volta.Mi sembra una forma lieve.
Per questo, anche se non mi è facile, ho cercato questa sera di prendere tempo con il computer.
Ora vado a riposare e domani mi auguro vada meglio.
Grazie sempre di tutto.
Un abbraccio e felice notte.
Marianna.
Scritto da: marianna | 27/08/08 a 23:18