Due giorni fa si sono riuniti a Kinshasa i ministri dell'Agricoltura, dell'Economia, del Commercio e delle Finanze degli Stati dell'Africa centrale.
Joseph Kabila,presidente della Repubblica Democratica del Congo, in apertura dei lavori, ha premesso: " E' tempo di rimettere l'agricoltura al centro dell'Agenda dello Sviluppo e di coordinare le diverse politiche regionali dei nostri Paesi".Questo-ha continuato il leader politico e attualmente anche presidente di turno della CEEAC- nella consapevolezza di quanto gravi sulle nostre popolazioni la crisi alimentare,buona parte delle quali vivono stabilmente sotto la soglia di povertà".
La riunione dei ministri è stata però preceduta da un Convegno preparatorio,i cui relatori erano esperti del settore. Quest'ultimi hanno individuato più di una causa negativa al superamento del problema nell'intera area geografica.
Innanzitutto ci sono mezzi irrisori messi a disposizione da parte degli Stati stessi per l'agricoltura. I contadini poi non posseggono gli strumenti necessari per lavorare la terra.Ed infine prevale ancora un'agricoltura di sussistenza, che costringe a fare ricorso alle importazioni per colmare il deficit alimentare. E non vanno affatto trascurati i continui conflitti e la conseguente instabilità.
Quest'area geografica comunque ,rispetto ad altre della stessa Africa, risulta, a parere unanime, favorita proprio per ciò che la natura offre anche spontaneamente.
Ecco allora le proposte degli esperti.
Concedere aiuto alimentare ai Paesi appena usciti da un conflitto, tenendo conto tuttavia delle eventuali distorsioni che ciò può generare sulle economie locali.
Costituire scorte alimentari strategiche.
Distribuire ai contadini concimi, sementi e fieno per il bestiame.
Creare un mercato regionale per favorire l'intensificazione degli scambi intracomunitari.
Abolire le barriere tariffarie e non tariffarie.
Monitorare costantemente a livello statistico, grazie alla creazione anche di una banca dati, il "discorso sicurezza alimentare".
Secondo gli esperti riuniti a Kinshasa questi punti,se perseguiti alla lettera, dovrebbero garantire l'osservazione ed il controllo della produzione agricola, i prezzi dei prodotti e la vulnerabilità della popolazione. Staremo a vedere. Intanto i lavori del gruppo dei ministri proseguono.
E da Ginevra, in sede WTO, non sono arrivate notizie positive per i PVS.
A CURA DI MARIANNA MICHELUZZI (UKUNDIMANA)
Esulo da questo post.
La Storia dell'Africa non viene insegnata nelle nostre scuole.
Non potresti ovviare tu in questo blog?
Non dico di scrivere un manuale a puntate ma almeno indicare in un post una bibliografia dei libri più accessibili della storia africana.
Grazie.
Scritto da: Gian Contardo (Buffalmacco) | 30/07/08 a 11:09
Lo farò molto volentieri.Pensavo di farlo anche attraverso questi stimoli quotidiani, in forma indiretta.Per non rendere "pizzoso" il blog.
Studierò come procedere senza annoiare.
Tu, che sei a Torino, controlla in libreria le edizioni SEI. C'è una collana dal titolo La NUOVA AFRICA, diretta dal prof.Giuseppe Morosini dell'Università di Torino, che vi insegna appunto Storia dell'Africa. Io l'ho conosciuto.Ha sposato una mozambicana.Ho conosciuto anche la moglie. Sempre grazie a LVIA.
Un abbraccione e a presto. Marianna.
Scritto da: marianna | 30/07/08 a 11:32
Grazie per la segnalazione.
Scritto da: Gian Contardo (Buffalmacco) | 30/07/08 a 13:44
la cooperazione di cui racconti ha buone potenzialità. C'è da augurarsi che non prevalgano egoismi sterili e stupidi come a Ginevra per la sessione del Doha round.
luigi
Scritto da: gobettiano | 30/07/08 a 14:22
Cara Marianna, intanto prima di organizzare congressi i congolesi dovrebbero fare un esame di coscienza perché si trovano seduti su una miniera d'oro e crepano di fame. O almeno, crepa il 97 per cento della popolazione, visto che il 90 per cento del PIB finisce nelle tasche del 3 per cento degli abitanti. Finché non si risolverà questa sperequazione, hai voglia di organizzare congressi dove parlano per ore senza dire niente, si riempiono di birra e poi vanno a donne. Questi piani o non funzionano o non vanno ad arricchire i ricchi e in ogni caso sono un'ottima scusa per andarsene a spasso a spese dei contribuenti. Conosco un ambasciatore del Congo che, approfittando dei congressi, ha seminato figli dall'Europa al Giappone e una di loro si trova qui a Nizza. Ti raccontero'...
A presto, un abbraccio, buona giornata.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 30/07/08 a 17:15
Caro Luigi, vedendo la cosa nella sua ufficialità e pensando sempre in positivo, sembrerebbe lì ci sia volontà di fare e cambiare le cose in meglio.
Poi leggo Dragor e mi sorgono giustamente i dubbi. Dico giustamente perchè lui l'Africa la conosce davvero.Io leggo, cerco d'approfondire ma non ho esperienza diretta. Speriamo Dragor si sbagli e noi abbiamo invece visto bene.
Un abbraccio affettuoso e buona notte. Marianna
Scritto da: marianna | 30/07/08 a 21:44
Carissimo Dragor, come dicevo a Luigi, spero tu abbia esagerato nella valutazione.
Magari un tempo era così ed oggi c'è voglia invece di cambiare in meglio anche da parte della classe dirigente.
Io me lo auguro perchè sono ottimista per natura e mi piace dare fiducia alla gente.
Sicuramente,tu dirai, sono un'ingenua.
Complimenti vivi per il tuo HP!
Un abbraccio e buona notte.
Marianna
Scritto da: marianna | 30/07/08 a 21:49
Confermo in pieno le osservazioni di Dragor.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere, ma è proprio così: anche qui circolano i prodotti di certi incontri congressuali.
Tesea
Scritto da: tesea | 30/07/08 a 21:55
Cara Marianna, volevo dire che occorre una rivoluzione strutturale. Anche se il piano funzionasse, in un paese dove i proventi sono ripartiti con tanta ingiustizia a beneficiarne sarebbero i soliti 2 gatti. Non lasciamoci infinocchiare da queste cortine fumogene che ogni tanto nei vari paesi africani vengono alzate allo scopo di dare un contentino a quegli ingenui di europei, salvo ridergli dietro appena voltano le spalle. Dobbiamo pretendere dei regimi diversi in cui i proventi siano ripartiti in modo equo. Tutto comincia da li'. Quando la ripartizione sarà equa, allora si potrà parlare di proventi e i congressi per migliorare l'agricoltura avranno un significato
Good night, un abbraccio, a domani
dragor (journal intiome)
Scritto da: dragor | 30/07/08 a 22:18
Je partage entièrement les commentaires indignés de Dragor. L'autre jour, j'ai lu que le type venait de BRADER les richesses minières de son pays à la Chine sans aucune contrepartie pour les congolais...et il ose prononcer des phrases comme ...nella consapevolezza di quanto gravi sulle nostre popolazioni la crisi alimentare,buona parte delle quali vivono stabilmente sotto la soglia di povertà".
http://www.cadtm.org/spip.php?article3493
Alex
Scritto da: Alex | 31/07/08 a 00:49
Non conoscevo questa notizia in particolare anche se certi comportamenti li si può supporre.
Il mio limite, se vogliamo chiamarlo così, è quello di volere il mondo e le persone come piacerebbe a me che fossero e talora trascuro di vedere ciò che realmente sono.
Pertanto.... ottimismo ma con molta misura!
Un abbraccio affettuoso e buon lavoro.Marianna
PS. L'iniziativa del Limousin e quindi il link di ieri mi è piaciuto tantissimo.
Le "zebrate" poi che sta per righe........
D'ora in avanti anch'io dirò "zebrate".
Devi sapere che da piccola per me la zebra era un cavallo con il pigiama!!
Scritto da: marianna | 31/07/08 a 08:31
Dragor auspica l'avvento di 'regimi equi'. Naturalmente ce li auspichiamo tutti. Ma come, dove, quando? Forse è ancora presto. Ricordiamoci, anche la storia, come la natuura, 'non facit saltus'.
Tesea
Scritto da: Teseag | 31/07/08 a 21:24